Non c’è dubbio che la maggiore attenzione in occasione del settimo incontro mondiale delle famiglie sarà per la presenza del Papa a Milano dal 1° al 3 giugno ed in particolare per la Santa Messa che sarà celebrata domenica al Parco Nord- aeroporto di Bresso. Ma l’incontro ha una valenza ed una “corposità” ancora maggiore che ben giustifica l’appellativo “mondiale” e che non può che suscitare l’orgoglio e l’attenzione del popolo ambrosiano e lombardo chiamato ad essere contemporaneamente al servizio – come soggetto ospitante – e parte attiva dell’evento: ne è testimonianza il programma del Congresso teologico pastorale nella sua integralità. È un susseguirsi di riflessioni e di testimonianze (ben centoquattro relatori provenienti da ventisette paesi), articolato su tre giorni, da mercoledì 30 maggio a venerdì 1° giugno, in diverse sedi sia della Lombardia che nella Città di Milano.
Scorrendo il calendario allegato ci si accorge come il tema centrale del congresso – lo stesso dell’incontro mondiale, “La famiglia: il lavoro e la festa” – venga declinato in una miriade di sfumature che ben rendono l’immagine della famiglia come colonna portante della società e “via maestra per la crescita della persona”, per usare le parole del nostro Arcivescovo. Il programma alterna relazioni dottrinali e indagini scientifiche a semplici testimonianze di vita vissuta. “La famiglia come risorsa della società” è infatti non a caso il tema delle relazioni d’apertura della sessione pomeridiana del 30 maggio a partire dai risultati di una indagine sociologica. Al mattino, dopo il saluto dei Cardinali Angelo Scola ed Ennio Antonelli, il Cardinal Ravasi affronterà il tema al quale è stato dato il suggestivo ed evocativo titolo “La famiglia: tra opera della creazione e festa della salvezza” e, a seguire, il Professor Luigino Bruni parlerà di “famiglia, il lavoro e la festa nel mondo contemporaneo”.
Sempre al pomeriggio del 30 maggio, accanto ai risultati della menzionata indagine sociologica, ci sarà lo spazio per testimonianze che mettono la famiglia a confronto con le grandi sfide della contemporaneità: dalla conciliazione tra famiglia, lavoro e festa (una bella sfida con i ritmi di oggi!) al fenomeno migratorio ed al recupero del senso del lavoro per i giovani, per finire con il ruolo dei nonni e degli anziani come testimonianza di fede ma anche insostituibile sostegno pratico per le giovani famiglie.
Giovedì vedrà al mattino la presenza del Cardinal Bagnasco e le relazioni del Cardinal Tettamanzi e del cileno Professor Pedro Morandè Court sul tema specifico di famiglia e lavoro. Al pomeriggio si terranno incontri, tavole rotonde, comunicazioni in diversi sedi della Lombardia, tra cui Varese dove, presso il Collegio De Filippi alle 16 si parlerà di “Libera professione e vita famigliare”. Dopo la relazione dei coniugi Zamagni, testimonianze di Burkhard Leffers (Germania), Javier Zanetti (Argentina), Pierluigi Molla (figlio di Santa Gianna Beretta Molla), dei coniugi varesini Scarpolini. Moderatore sarà il giornalista (e collaboratore anche di questa testata) Gianfranco Fabi.
Il tema del lavoro farà da sfondo anche agli altri momenti del pomeriggio, articolato in tutte le sue sfumature: dal nesso tra famiglia ed impresa, con l’economista Alberto Quadrio Curzio, alle attese dei giovani, al ruolo della donna, delle famiglie rurali nelle nuove sfide del lavoro agricolo senza dimenticare le figure addette alla collaborazione famigliare ed il mondo della disabilità.
Venerdì vedrà prevalere il tema della festa e quale festa per eccellenza per la famiglia se non la domenica, oggi insidiata dal consumismo e dal prevalere di modelli di edonismo sfrenato? A riportare al senso originario e pieno della festa saranno al mattino le relazioni della Professoressa Blanca Castilla e del Cardinale statunitense Sean O’Malley, mentre al pomeriggio, in diverse sedi milanesi, si darà soprattutto testimonianza di quanto radicato sia ancora nel mondo il “celebrare la festa in famiglia”. Una tavola rotonda coinvolgerà sul tema della festa e del tempo libero anche adolescenti e giovani, con una presenza ben nota e molto amata, lo scrittore Alessandro D’Avenia.
Non sfugge il tema dell’ultimo incontro “Separati, divorziati, risposati civilmente tra lavoro e festa” a testimonianza di uno sguardo aperto su tutta la realtà capace di superare ogni estraneità ed ogni moralismo.
Si ricorda che la partecipazione al Congresso è riservata agli iscritti. Per quanto riguarda l’incontro a Varese del 31 maggio (ore 16, presso il Collegio De Filippi, via Brambilla) è ancora possibile iscriversi, sino ad esaurimento posti, telefonando a 0332238004
You must be logged in to post a comment Login