Gesù adulto è in fila con altri, uno tra tanti. Il cielo sorride su questa quotidianeria e Dio Padre lo indica come l’amato che dà compiacimento, cioè “la persona giusta”.
Nella vita “la persona giusta” è chi ti fa dimenticare chi eri, ti fa scoprire chi sei e ti accompagna in ciò che sarai. Quel Dio che ha il volto di Gesù fa così. Chi ama fa così, con le maniere semplici.
Purtroppo le mascherine ci hanno sbarrato sorrisi, ma noi ci siamo ingegnati a mascherarci pur di non essere semplici. Così siamo vittime anche nella mente dell’effetto mascherina: quando ti respiri addosso ti si appannano gli occhiali.
La pandemia ci ha fatto capire che non potendo “andare fuori” ci è data la possibilità di provare ad “andare dentro”. Altrimenti il rischio è che si va fuori, ma fuori di testa.
Nella pandemia sono collassati i paradigmi di spazio e tempo e sono saltati orari, luoghi, modi, abitudini, equilibri; basta vedere la scuola e il lavoro, per esempio.
Ma abbiamo ricuperato un non-luogo e un non-tempo: l’anima. La porta è dove c’è la scintilla iniziale della vita (il battesimo) e il percorso per arrivarci è il sentiero nascosto dell’interiorità.
Non è la banale promessa: “c’è una luce in fondo al tunnel”. Finora, di fatto, erano fari di treni che ci hanno scombussolato, ma solo sfiorato.
Nello stile delle maniere semplici, immaginiamo che Dio ci proponga altro: “Se non puoi uscire dal tunnel, arredalo!”. Guardare le cose da dentro allarga la prospettiva: la ri-anima.
Cioè, se in natura l’uomo è l’unica specie che sa lamentarsi, allora, all’inverso, è l’unico che può ridisegnare la normalità attraverso la riscoperta della grandezza delle maniere semplici, come gentilezza, cortesia, galanteria, delicatezza, premura, umorismo, ottimismo, curiosità, creatività, ecologia, altruismo.
Quello che Dio Padre dice di Gesù, oggi lo ripete esattamente per ciascuno di noi, figli nel Figlio: tu sei la persona giusta! Da Dio si pretende sempre che intervenga in modo risolutivo e si rimane insoddisfatti. Possibile che non faccia nulla?! Finché scopri una sua presa di posizione esagerata e inaudita: non fa qualcosa, ha fatto te.
Tu per lui sei la persona giusta. Lui ti ama e si compiace di te. Nonostante tutto. Vivere questa “sua” scelta e questo “tuo” battesimo, innesca dentro una “rivoluzione gentile” contagiosa: ri-anima.
Se non puoi uscire dal tunnel arredalo, mettici l’anima, sii tu l’anima di quel posto. E scoprirai che Dio era lì ad aspettare la persona giusta: te!
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