In questi anni di Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Varese e quindi da un osservatorio privilegiato su tutto quanto succede intorno a noi e di cui, molte volte, non v’è percezione, ho sempre constato con piacere, talvolta anche stupendomi, il gran cuore dei varesini.
Una vulgata abbastanza diffusa è che i varesini siano gente fredda, chiusa e soprattutto solo dedita a “fare i soldi”, in silenzio e riservatissimi nei loro affari. Insomma varesini “casa e bottega”, qualcuno scriveva in passato.
Viviamo tempi difficili. Dal 2008 la crisi economica che ha devastato l’Europa e il mondo intero -prima la pandemia e poi la guerra e i costi energetici- ha provocato l’aumento delle difficoltà di larghe fasce di popolazione. I poveri, a detta di tutte le statistiche, sono aumentati. Sono aumentati coloro che pur avendo un lavoro non ce la fanno, sono aumentati coloro che sono caduti nel baratro delle difficoltà più acute, sono aumentati coloro che, per un motivo o per l’altro, ma non solo per problemi di natura economica, ricorrono ai servizi sociali chiedendo una qualche forma di aiuto.
Insomma, siamo in epoca di risorse scarse, ma anche nell’epoca dove l’aiuto è sempre necessario e dove, per parafrasare, cambiandolo, un vecchio slogan occorrerebbe più Stato e più società.
A fronte di tutto questo -una situazione che trovo sempre più insostenibile senza l’aiuto degli organi superiori e cioè Regione e Stato- due anni fa, la nostra Amministrazione civica ha deciso di costituire in via temporanea un “Fondo di mutuo soccorso – Varese aiuta” dove i cittadini potevano fare donazioni a sostegno dei servizi sociali, con somme aggiuntive rispetto a quelle pubbliche, a pro d’interventi sempre più necessari.
In questi due anni ho toccato con mano la generosità dei varesini. Molti hanno contribuito con versamenti a questo “fondo solidale” che ci ha consentito di aiutare dove era possibile chi aveva bisogno. Certo, l’iniziativa non ha risolto tutti i problemi, ma li ha alleviati. E anche molto.
Oggi sono a rilanciare anche attraverso RMFonline, che so autorevole e letta nella nostra città, l’uso d’un tale strumento di cooperazione. “Adotta una bolletta”, con questo semplice messaggio mi sento di proporre ancora una volta, attraverso il semplice gesto di un bonifico bancario, la possibilità di contribuire affinché i Servizi Sociali abbiano risorse ulteriori per rispondere alla vera emergenza attuale, il pagamento delle bollette, luce, acqua, gas, tutte utenze che, per effetto della guerra e della crisi energetica, stanno raggiungendo livelli insostenibili per le famiglie già in difficoltà.
Donare è semplice. Basta fare un bonifico sul c/c intestato al Comune di Varese “Fondo di mutuo soccorso Varese Aiuta”: IT 65R0569610801000095004X02.
Sono sicuro che, ancora una volta, la generosità dei varesini saprà stupire tutti.
Roberto Molinari, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Varese
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