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Società

LA CARITÀ CHE SOCCORRE IL DOLORE

MICHELE GRAGLIA - 02/12/2022

molinaIl sogno nel cassetto. Quello che lunedì scorso è stato presentato nella sala del Consiglio Comunale era proprio il sogno nel cassetto di tutti coloro che per 30 anni hanno vissuto la nostra Associazione. Dal 1991 Varese con Te ha assistito, a domicilio, migliaia di pazienti terminali, accompagnando loro e i loro familiari, alleviando il dolore e stando loro vicini con il supporto psicologico e materiale, con l’aiuto dei nostri volontari.

Fin dall’inizio dell’avventura il professor Italo Belli e i suoi compagni fondatori speravano di poter realizzare, un giorno, un luogo dove anche chi non poteva essere assistito nella propria casa avesse un ambiente idoneo per chiudere la propria vita con dignità.

Una visione che guardava al futuro e che 12 anni fa Italo, chiedendomi di sostituirlo alla guida dell’associazione, mi raccomandò con gentilezza, ma con l’autorevolezza che lo caratterizzava e che ha sempre avuto un forte impatto su di me.

Un “mandato” che oggi posso dire di aver rispettato, grazie alla comunione di intenti con la Fondazione Molina. Penso sia questo il luogo più adatto per una realtà come quella che nasce, punto di riferimento per la cura ai più fragili, gli anziani e che, come tanti varesini, ho conosciuto fin da ragazzo, quando andavo a trovare mia nonna materna colpita dal Parkinson.

Abbiamo visto grandi cambiamenti nell’assistenza ai malati terminali in questi anni: fortunatamente molte più realtà sono presenti e operano efficacemente ma, purtroppo, in questo ambito “la domanda supera sempre l’offerta”.

Varese con Te ha continuato a lavorare cercando la strada per realizzare quanto sognato e creando le premesse per poter affrontare uno sforzo, anche economico, non di poco conto.

Non è stato un percorso facile né privo di ostacoli, quello che abbiamo affrontato: anche la solidarietà, a volte, deve fare i conti con burocrazia e difficili rapporti.

Abbiamo pensato il progetto in modo che rispondesse a quei principi che sempre hanno guidato Varese con Te: l’assistenza non significa solo il corretto approccio medico, evitando l’accanimento terapeutico, ma riguarda anche il giusto tempo e le giuste parole da donare al paziente ed ai suoi familiari. Il supporto psicologico e spirituale sono fondamentali per creare quell’ambiente in cui, come detto da monsignor Panighetti la sera della presentazione, prevalga la cultura della morte non come soluzione dei problemi ma come “passaggio”, con speranza e dignità.

La qualità dell’ambiente ha un grande valore per il malato e i familiari ed è il motivo per cui, con la Fondazione Molina, ci si è rivolti a tecnici specializzati in strutture di questo tipo per garantire che ogni dettaglio fosse corretto per lo scopo.

La nostra Associazione, oltre a farsi carico delle opere materiali per realizzare il nuovo reparto, ha anche deciso di istituire un fondo a sostegno di coloro che non potessero far fronte ai costi del ricovero. Era un atto dovuto da parte di chi opera da più di 30 anni in maniera totalmente gratuita e si sostiene unicamente tramite la generosità di tante famiglie e aziende della nostra città. L’impegno di Varese con Te sarà massimo anche in futuro perché questo sostegno non venga mai a mancare e faremo di tutto perché la politica responsabile della sanità nella nostra regione possa al più presto sostenere anche economicamente il servizio.

Un’opera come questa potrebbe essere interpretata come “atto finale” della nostra attività. Io penso invece sia uno stimolo nuovo, segno che anche semplici organizzazioni di volontariato possono realizzare cose importanti, sanno evolvere e adattarsi alle nuove esigenze, un motivo in più per avvicinare nuovi amici pronti a dare una mano per contribuire a migliorare continuamente quello che è stato oggi iniziato.

Sono certo che Italo, insieme con Vanni, che dopo aver partecipato alla vita di Varese con Te è purtroppo mancato prematuramente, sarà contento di vedere il taglio del nastro fra pochi mesi e certamente non perché sulla porta ci sarà il suo nome: fare, senza troppo rumore, e non apparire è sempre stato il suo credo.

Rimarrà sempre anche il nostro, di Varese con Te, per continuare a garantire, senza far rumore, la dignità.

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