Puntuale, ai primi di dicembre, arriva il Calandàri dra Famiglia Bosina, l’annuario che dalla nascita del sodalizio, datata 1956, accompagna la vita dei varesini, arricchendola di notizie. Siamo al numero 68, ci si avvicina alla cifra tonda di 70, la redazione ha pensato di anticipare qualche novità in vista di quel traguardo. Partiamo dalla copertina. Abbiamo pensato di riproporre un formato di copertina che andava negli anni Sessanta-Settanta. La foto di copertina, della fotografa Valentina Zanzi, è simbolica: il nostro Sacro Monte, due bambini che giocano (il Calandàri è sempre giovane), gli aerei di carta, segno di leggerezza, di voli pindarici, e poi non dimentichiamo che la nostra è la Provincia con le ali, terra di aerei, alianti, elicotteri, aeroporti. Ma la novità più importante è il contributo di nuovi collaboratori, la vera ricchezza del Calandàri. Scrivono per la prima volta Serena Contini, Marcella Morellini, Elena Maria Zoja, Rosalba Ferrero, Sauro Bellodi, Amerigo Giorgetti, Raimondo Fassa, Gabriele Tadini, Enzo Rosario Laforgia, Marco Giovannelli e Simone Mambrini, ben undici firme che vanno ad aggiungersi alle molte già attive da anni.
Come sempre troverete articoli per ogni tipo di lettore, per chi ama testi brevi e per chi preferisce l’approfondimento, la ricchezza di note, per chi si sofferma sull’attualità e per chi vuole conoscere il passato. Senza dubbio uno fra i pezzi inediti più interessanti è la pubblicazione di un diario di guerra, per la precisione il diario di Antonio Pedotti detto Tugnìn, di Comerio; presumibilmente intorno agli anni Settanta scrisse due quaderni con le sue memorie datate 1917-1918, che lo videro protagonista della Grande Guerra.
Come da tradizione il Calandàri par ur 2023 verrà presentato durante la Festa degli Auguri della Famiglia Bosina, in programma venerdì 2 dicembre, ore 19.30, presso il nuovo locale Manzoni (ex Zamberletti) di via Manzoni 4, a Varese (prenotazioni allo 0332-28047). Una seconda presentazione è in calendario sabato 10 dicembre, ore 10, presso la sede di ANCE in via Cavour 32, a Varese.
Come si legge nel risvolto di copertina, “…Il Calandàri non è un libro solo in dialetto, non è un libro solo rivolto al passato, non è un libro di nostalgici, non è un libro per ‘vecchi’…Parla di Varese città, di Varese provincia, del nostro territorio prealpino, Canton Ticino compreso, letti nel passato, ma anche nel presente e nel futuro…”
Le prefazioni al volume sono firmate da Luca Broggini (regiù della Famiglia Bosina), dal prevosto di Varese Mons. Luigi Panighetti e dal sindaco di Varese, Davide Galimberti. Le pagine finali sono dedicate alle attività che la Famiglia Bosina ha svolto nel 2021-2022.
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