Cultura

AL SERVIZIO DELLA VERITÀ

CARDINAL ANGELO SCOLA - 28/10/2022

Cottini con il cardinal Scola

Sabato 5 novembre alle 17 nella Sala Montanari di via dei Bersaglieri a Varese viene presentato il libro “Un filosofo fuori del coro” di Giampaolo Cottini. Relatori: professor Francesco Botturi, filosofia morale, Università Cattolica del Sacro Core, Milano; professor Giorgo Bono, docente di neurologia fuori ruolo, Università dell’Insubria; professoressa Paola Vitto, docente presso il liceo classico Cairoli di Varese. Modera Annalisa Motta, giornalista. Ecco la prefazione al volume del cardinale Angelo Scola

La vertiginosa affermazione di San Paolo nella Lettera ai Romani «Tutto concorre al bene» (Rm 8,28) offre una sintetica spiegazione di questa raccolta di scritti e documenta pienamente la carica di novità di una vita cristiana. E quella dell’amico Giampaolo Cottini lo era fino in fondo.

Dunque: Tutto… Niente, ma proprio niente, dell’umana esperienza e della realtà, va perduto. Perché tutto è custodito, attratto e trascinato dal Crocifisso Risorto nel Suo movimento di salvezza.

Concorre… il significato etimologico del verbo dice il correre insieme. Mi richiama la corsa degli apostoli Pietro e Giovanni, del quadro di Burnand che ci è così familiare. I due sono appena stati raggiunti dall’inaudito annuncio della Resurrezione portato loro dalle donne e corrono al sepolcro per verificarlo di persona.

Corrono: lo stesso verbo di cui ci parla ancora l’Apostolo: «Non che io abbia già conquistato il premio o sia ormai arrivato alla meta, ma mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch’io sono già stato conquistato da Cristo» (Fil 3,12). Gli scritti di Giampaolo sono pieni di echi paolini… nomen omen scrivevano gli antichi. Verissimo.

E questa corsa per verificare di persona la vittoria di Cristo sulla morte mi appare come il filo rosso che lega i cento articoli scelti dal vastissimo patrimonio di scritti pubblicati sulla Prealpina tra il 1994 e il 2011. Un campione molto ricco che documenta la curiositas dell’autore. Nella radice cur della parola latina emerge quella lotta per il significato che ha connotato tutta la vita e il lavoro di Cottini, in un «corpo a corpo con la verità», come si legge in un memorabile articolo a commento delle ancor più memorabili parole di Benedetto XVI quando parla di «cura di vedere le cose ultime nelle penultime e di ardore di attingere alle nostre domande come risorsa per vivere felici». Alla ricerca, instancabile e indubbiamente fuori del coro (1994), della destinazione buona di ogni circostanza, favorevole o sfavorevole, e di ogni rapporto, facile o faticoso.

Nei trent’anni del mio ministero episcopale non ho mai perso l’occasione per ricordare ai figli che mi erano affidati, ai giovani ma anche ai meno giovani, una “regola” infallibile per riconoscere la verità dell’agire che nasce dalla fede: “non tutto ciò che mi corrisponde mi è dato, ma tutto ciò che mi è dato mi corrisponde”, perché mi è dato dalle mani di un Padre buono, di cui io mi fido e a cui mi affido «come un bimbo nelle braccia di sua madre» (cfr Sal 131).

Per un adulto questa fiducia è spesso drammatica, ma è proprio tale fiducia ad imporsi come una cifra importante che le Riflessioni “fuori del coro” di Giampaolo ci consegnano. Spero di farne sempre più tesoro nell’ultima tappa della vita in cui sono incamminato e sono davvero grato alla decisione della moglie Angela e dei figli Luca, Paolo ed Andrea di pubblicarle, mettendole così a disposizione di tutti.

+ Angelo card. Scola