Una celebrazione?
Una confessione?
Una contestualizzazione?
Testimonianze?
‘Der stand der dinge’?
Infinitamente più di tutto!
‘Due o tre cose che so di me’, il docufilm oggi definito e fra qualche poco tempo pubblicato che Gianluca Mattei ha girato trattando del sottoscritto si apre con tre o quattro battute che ebbi a pronunciare un paio d’anni fa.
“Leggere di mille pagine d’esame solo un breve capitolo?
Presentarmi comunque e mentalmente imporre al docente di essere esclusivamente su quello interrogato?
Prendere naturalmente trenta?
L’ho fatto, eccome!”
“Se misuro la febbre e decido di avere trentasei e sette, ho trentasei e sette.
È così!”
“Altrettanto per la pressione: centodieci/settantatré?
È centodieci/settantatré!”
Tutte affermazioni assolutamente, da tempo, da quando, maturando, ho raggiunto consapevolezza non soltanto a tale riguardo, corrispondenti alla realtà.
Guardo lo schermo, le ascolto e mi chiedo se la granitica considerazione di me che evidenziano è stata in qualche modo almeno ‘fiaccata’ dalla lunghissima serie di malattie che dai primi di novembre del 2020 ha cercato e cerca di fare molto, molto di più: definitivamente: di abbattermi?
Vivere da allora attaccato quasi sempre alle bombole d’ossigeno, soffrire, cosa ha voluto dire?
Fisicamente, parecchio.
Ma penso che una persona meno forte sarebbe e da tempo tra i più.
Da ogni differente punto di vista, assolutamente no: ho preso la Vita di petto e, studiando e scrivendo ventisette ore al giorno, altroché se continuo a farlo!
Cinquantasei minuti di immagini e parole.
Di testimonianze.
Nulla e qualcosa.
Nulla, considerati i miei compiuti e ‘vissuti’ settantotto e passa anni.
Qualcosa e invero molto di più per l’ispirazione che tutto sottende.
Non una celebrazione.
Non una confessione e basta.
Non semplicemente lo stato delle cose (‘der stand der dinge’).
Certamente una contestualizzazione senza la quale regnano incertezza e confusione.
Infinitamente più di tutto!
Vorrete vederlo?
Le testimonianze filmate sono di Ferruccio de Bortoli, Aldo Cazzullo, Marcello Foa, Memo Remigi, Francesco Salvi, Vittorio Sgarbi. Presenze di Michele Fazioli e Bruno Vespa. Il docufilm sarà presentato pubblicamente nel periodo novembre-dicembre
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