(S) Torniamo, vi prego, all’argomento ELEZIONI. Non sono ancora persuaso dal vostro invito a votare. Non ditemi che sono confuso io, la confusione è nei fatti, cioè nelle strutture istituzionali e nei capipartito. Non vedo nessun De Gasperi all’orizzonte, che ci sappia tira fuori da questa nebbia, che assomiglia tanto, anche se nessuno lo ha notato, all’abbandono, imposto da De Gasperi del governo “tripartito” con socialisti, comunisti e repubblicani, nel maggio del 1947. Speravo fosse Draghi, che invece di mettersi in gioco al centro se ne è andato, sbattendo il portone di Palazzo Chigi. Per questo non vedo nessun personaggio e nessuno schieramento veramente meritevole della mia fiducia. Vedo invece i miei amici cattolici seguire e addirittura candidarsi in partiti ben diversi per politica e programmi, motivando la loro scelta con appigli assai precari, nei programmi attuali e nelle scelte recenti, quali differenze davvero marginali a riguardo delle politiche familiari, dell’applicazione corretta della legge sull’aborto, della sussidiarietà, della scuola paritaria. Il tutto sullo sfondo di un uso solo propagandistico di concetti come europeismo e atlantismo, piuttosto che di sovranità e di nazione, che meriterebbero ben maggiore approfondimento. Quindi, vado come gli antichi: IN DUBIO ABSTINE: non fare scelte della cui conseguenza non sei sicuro. Lo rivendico più come un diritto, che come una necessità.
(O) No! Proprio no. Devi concedermi il coraggio della gioventù, magari anche una personale inclinazione a rischiare giudizi e comportamenti più speranzosi che scettici, stavolta, ancora più nettamente dico che occorre esporsi. Ricordo un detto che ripeteva sempre un vecchio prete: MEGLIO RIMORSI CHE RIMPIANTI. È meglio sbagliare un tentativo, che non provarci nemmeno. Sembra paradossale ma è saggio e cristiano, perché esistono sia i peccati di omissione, sia il perdono.
(C) Per quanto capisca la posizione di Conformi, non la condivido. La trovo però così rigorosa che penso necessiti di una seria risposta, che mi obbliga rinunciare a quell’intervento ‘leggero’, che mi sarebbe piaciuto fare, elencando i punti programmatici trascurati da tutti, ma che porterebbero voti sicuri se applicati veramente: le varie lotte ai fastidi quotidiani, dalle zanzare ai cinghiali, dai motociclisti fracassoni e temerari ai monopattini invasivi, dai bradipi burocratici alle telefonate di marketing sgradito e così via. Ritornando al tema, devo aggiungere un argomento molto importante: la prossima legislatura potrebbe avere uno sviluppo costituente
(S) Magari lo fosse! La Repubblica avrebbe proprio bisogno di una cura ri-costituente; ma non come quelle che ci facevano fare da bambini, il Proton, il Plasmon, l’olio di fegato di merluzzo, l’emulsione Scott…
(C) Già, rimedi spesso sgradevoli, sempre inutili. In realtà questa povera Italia ha provato vari ricostituenti, anche nel recente passato; alcuni anche negativi, come la confusione delle attribuzioni tra Stato e Regioni, mentre i cambiamenti più incisivi, ma anche più dannosi, sono venuti dalle leggi elettorali, specie da quella attuale. Non so se la possibile vittoria del centrodestra porterà davvero alla creazione di una commissione bilaterale dedicata alla formulazione di una proposta organica di riforma costituzionale. Qualcuno la considera una minaccia, pensando al presidenzialismo, io la considero un’opportunità, anche se preferirei che una vera Assemblea costituente sia votata direttamente dal popolo. Accetterei anche la proposta della commissione bicamerale, ad una condizione, che l’elezione di persone sagge, competenti e riflessive compensi gli eccessi di contrapposizione che hanno caratterizzato questo confronto elettorale.
Perciò, caro Sebastiano Conformi, mi rivolgo a te e a tutti quelli che come te sono troppo disincantati per farsi corrompere dagli eccessi propagandistici, che non amano la personalizzazione dei capipartito, che non credono che la politica debba e possa risolvere tutti i problemi della società civile (forse più malata delle istituzioni stesse), che non eliminano la povertà con la bacchetta magica, che non sognano ‘uomini forti’ che suppliscano alle loro debolezze, che non vogliono fuggire dalla complessità delle relazioni internazionali, che non si accontentano di paroloni: usate questa vostra ‘superiore saggezza’ per scegliere, per votare partiti e candidati che portino equilibrio e saggezza nel prossimo Parlamento.
(S) Sebastiano Conformi (O) Onirio Desti (C) Costante
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