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Editoriale

DIMENTICATO

MASSIMO LODI - 09/09/2022

??????????Il Covid è lì, è qui, è ancora e purtroppo fra di noi. Ma il tam-tam elettorale o non se ne occupa o lo fa per sopire, attenuare, rimuovere. La destra, che i sondaggi promuovono alla guida del Paese, si dice favorevole a svestire le mascherine nei luoghi pubblici, ad accorciare i tempi di quarantena, a rimuovere il green pass. Eccetera. Liberiamo gl’italiani.

Ma certo. Nel momento in cui l’estate se ne va, torna il freddo, le soste nei luoghi chiusi sostituiscono quelle all’aperto, nuove varianti del virus circolano e milioni di cittadini sono riluttanti alla quarta dose di vaccino; in questo momento, trascurando prudenziale saggezza e carezzando l’ammiccante populismo, che ciascuno faccia come gli pare. Eccolo, il messaggio obliquo/deteriore fatto circolare tra i prossimi frequentatori delle urne.

Ma la colpa di scarsa attenzione alla salute collettiva non ricade solo su frange di comizianti. Esiste una responsabilità istituzionale di governo e parlamento uscenti. Riguarda per esempio l’attenuarsi delle misure di sicurezza a scuola, che apre il nuovo anno riammettendo personale amministrativo e professori no vax, dispensando gli studenti dall’obbligo di mascherina e imponendolo ai fragili. Un paradosso incomprensibile. Una scelta insidiosa. Un metodo antiscientifico.

Archiviato il 31 agosto lo stato d’emergenza -in base a quali certezze?- e non riformata la sanità territoriale, rischiamo di trovarci tra un paio di mesi in una situazione d’allarme rosso. Guerra in Ucraina, difficoltà economiche, disagio sociale, affondamento di Draghi han cacciato nel dimenticatoio la tragedia spaventosa degli ultimi due anni. Giusto per ricordare: 6 milioni e mezzo di morti nel mondo, 175 mila in Italia.

Cifre (1) sulle quali c’è poco da discutere. Mentre ci si aspetta una cifra (2) ben diversa da imprimere alla corsa al voto. Va bene discordare su molti temi, non va bene dividersi su una questione protettiva che riguarda tutti (perché non istituire a suo tempo la vaccinazione obbligatoria, da aggiungere alle 10 già previste e accettate dagli zero ai sedici anni?). Hanno sbagliato i partiti della semiunità nazionale a insistere perché fosse smantellata l’organizzazione del generale Figliuolo e liquidato il Comitato tecnico scientifico. Sbagliano i partiti che a colpi di propaganda assicurano per domani meno restrizioni di oggi e nessun ritorno alla “cautela organizzata” di ieri. Patriottismo è aver cura della patria, a cominciare dal benessere fisico di quanti la abitano. Il resto viene dopo.

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