Ho avuto notizia che Busto Arsizio si è liberata dei lampioni disegnati dall’architetto Castiglioni, non delle opere di immediata comprensione da parte della gente, ma ora completamente accettate e facenti parte del disegno che nel nostro immaginario si forma immediatamente di determinati spazi urbani.
Ho perciò scritto, per protestare davanti a questa azione precedentemente poco discussa, al Sindaco e l’ho anche fatto nei confronti del Soprintendente regionale per lo sfregio, senza ragione, dei luoghi.
Il Sindaco non ne abbia a male, ma trovo, la decisione, assunta irrevocabilmente dalla Giunta del Comune di Busto Arsizio, di liberarsi dei lampioni disegnati dall’Arch. Castiglioni, assolutamente, secondo me, oscura, tanto sembra essere stata presa in un tempo troppo limitato e al chiuso del palazzo. Ritengo, invece, che ogni decisione debba essere condivisa dalla parte privata che deve essere sentita dall’ente pubblico. Questa come priorità di azione. Gli organi di informazione hanno dipinto il Sindaco, come una persona che non torna indietro una volta che ha preso una decisione. Conto, invece, che si possa mantenere il sistema delle luci presenti a Busto.
Spero non voglia fare, costi quel che costi, un intervento nuovo che cancelli la memoria sociale dell’illuminazione. Faccio mio quanto ha sostenuto l’ Arch. Brusa Pasquè proprio in rappresentanza dell’ordine degli architetti, che ha scritto come “Il recupero del patrimonio storico, architettonico e culturale dovrebbe essere tra le priorità dell’Amministrazione, così come lo vediamo compiersi in ogni Comune, grande o piccolo che sia, capace e fiero di conservare e trasformare al meglio il cuore del proprio territorio. La ventilata proposta di “salvare” i lampioni ad arco, collocandoli nel parco delle Rimembranze è una scelta inopportuna e proprio per questo auspico che venga trovata una soluzione per il recupero dei lampioni dell’architetto Richino Castiglioni nella sede in cui sono stati concepiti.”
Ho terminato la mia lettera facendo presente come conti su un subitaneo ordine di ripristinare le luci che abbellivano Busto, non cancellando la storia, ma consentendo che queste possano essere aggiornate dal punto di vista tecnologico. Pare che tutto ciò costi molto poco. Allora dico “forza amministratori e soprintendenza, esaudite cortesemente le mie proposte”.
Arturo Bortoluzzi
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