Rieccolo il Cavaliere, ammaccato ma indomabile. Non lo fermano né le disastrose amministrative né il mancato scudetto del Milan. Reduce da Mosca, dove a braccetto col compagno Putin è andato a respirare “una ventata di libertà e democrazia”, è nuovamente sceso in campo col proposito di risalire le correnti. Sostenuto dal fido Letta, che è la sua ombra e la sua luce, e dallo svaporato Alfano, è impegnato a riannodare i fili del suo sfilacciato partito. Obiettivo le elezioni del 2013. Pur di vincerle, le sta studiando tutte, due in particolare: Daniela Santanchè e Michela Vittoria Brambilla. Addio PDL, si profila la “lista Silvio”. Il carismatico leader farebbe il padre nobile, al pari del suo compagno di sventura Umberto Bossi, primo ministro la Santanchè, la Brambilla non si sa ancora che. Il risoluto Silvio non ha più certezze: ipotizza, tentenna, oscilla. Ormai è un Cavaliere a dondolo.
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