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Pensare il Futuro

ONDE BOLLENTI

MARIO AGOSTINELLI - 07/07/2022

Temperature superficiali del mare nel Mar Ligure e nel Golfo di Taranto nei mesi di maggio e giugno 2022

Temperature superficiali del mare nel Mar Ligure e nel Golfo di Taranto nei mesi di maggio e giugno 2022

Le attuali temperature nel Mar Ligure e nel Golfo di Taranto sono più elevate del solito, con livelli di quasi 5°C sopra la media. Come evolverà la situazione nel prossimo futuro e quanto è simile all’ondata di calore che abbiamo vissuto nel 2003? Qui di seguito si propongono alcune analisi prodotte da istituti scientifici sulle ondate dii calore marine nel Mar Mediterraneo.

Le ondate di calore marino si verificano quando le temperature oceaniche superano una soglia estrema per più di 5 giorni consecutivi. Nell’ultimo mese, due anticicloni hanno portato aria bollente dall’Africa subtropicale al Mar Mediterraneo. Le recenti osservazioni satellitari della temperatura superficiale del mare, fornite dal “Copernicus Marine Service” (v. https://marine.copernicus.eu/it) confermano l’effetto sorprendente che quest’aria calda ha avuto sul mare. Ad esempio, il Mar Ligure ha sperimentato condizioni innalzamento della temperatura per 3 settimane prima che queste decadessero e si ripresentassero a metà giugno. L’ondata di calore ha interessato il Golfo di Taranto con maggiore intensità, raggiungendo quasi 5°C sopra la media.

Il monitoraggio e la previsione delle ondate di calore marino diventeranno fondamentali per valutare ed evitare danni agli ecosistemi e ad attività economiche cruciali come la pesca e l’acquacoltura.

La previsione realizzata per la fine di giugno prevede che l’innalzamento persisterà debolmente nel Mar Ligure ma continuerà a intensificarsi nel Golfo di Taranto. L’ondata di calore marino coprirà ancora la maggior parte del bacino occidentale, ma continuerà a diffondersi nel Mar Adriatico e nel Mar Ionio.

Nel maggio 2003, le condizioni erano simili a quelle attuali. A luglio e agosto sono seguiti gli eventi più gravi, duraturi ed ecologicamente devastanti mai registrati, con piogge, tifoni, mareggiate. Da allora, il numero, la durata e l’intensità delle mareggiate hanno continuato ad aumentare in tutto il Mediterraneo.

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