Il 24 giugno 1859 a Solferino e San Martino venne combattuta la ben nota battaglia, tra austriaci e franco-piemontesi, nell’ambito della Seconda Guerra d’Indipendenza italiana. Fu una delle battaglie più cruente della nostra storia, con migliaia di morti e feriti. Gli austriaci persero con la guerra la Lombardia. In quella circostanza fu gettato il seme per l’Unità d’Italia.
Si deve proprio a Solferino anche la nascita dell’idea della Croce Rossa Internazionale, attraverso le osservazioni e l’impegno del banchiere ginevrino Henry Dunant, suo fondatore.
Il 24 giugno scorso le crocerossine di Varese hanno festeggiato, con un Convegno, i 90 anni della loro presenza istituzionale in città. È stata una cerimonia molto partecipata, organizzata con attenzione nei dettagli, in un clima festoso ma sobrio. La sede dell’incontro il Palace Hotel di Colle Campigli, già Ospedale Militare durante la seconda guerra mondiale.
Lungo il corridoio che conduce alla sala convegni, si potevano osservare cimeli storici: abiti indossati dalle infermiere volontarie secondo la moda dei diversi periodi, strumenti di pronto soccorso, appunti scritti a mano con pennino e inchiostro, foto di diverse epoche raffiguranti i vari avvenimenti. Tutto esposto con raffinata eleganza.
Il 24 giugno 1932, al termine del biennio di studi teorico-pratici, le prime aspiranti infermiere volontarie sostennero gli esami, superandoli brillantemente. Nasceva così l’Ispettorato di Varese.
Durante il Convegno al Palace sono stati rievocati interessanti momenti storici locali, insieme agli episodi più generali circa la nascita delle Sorelle, a partire dai primi anni del ‘900. Si sono succedute poi testimonianze da parte di alcune di loro impegnate in interventi in Somalia e Albania. La scrivente ha ricordato l’esperienza in Rwanda del 1994.
In 9 decenni numerose sono state le donne che hanno offerto spontaneamente – animate da coraggio e da buona volontà – il loro tempo e le loro competenze, sia in guerra che in pace. Per questa lunga strada tracciata attraverso la loro dedizione ci sentiamo tutti in obbligo di esprimere un corale ringraziamento. Senza questa lontana partenza, le crocerossine di Varese oggi non avrebbero quei tesori e quelle ricchezze trasmesse negli anni e seminate dalle numerose Sorelle, attraverso i vari passaggi di testimone. A tutte coloro che già hanno varcato la soglia dell’Eterno va da parte nostra un ricordo di particolare gratitudine, unito a una prece di suffragio.
Il 25 giugno è anche la Festa annuale dei Corpi della Croce Rossa Italiana: gli Ausiliari delle Forze Armate, di cui fanno parte insieme al Corpo Militare, le Infermiere Volontarie. “Insieme più forti, uniti negli obiettivi, squadra nei risultati” è il loro motto da perseguire.
A Varese nell’ ultimo quadriennio vi sono state diverse adesioni al Corso per II.VV. che mi onoro di dirigere. Sono persone responsabili e motivate, consapevoli che il loro servizio non solo è e sarà gratuito, ma spesso anche molto impegnativo. Ciò tuttavia sarà per ciascuna motivo di soddisfazione e di gratificazione, sempre memori dei 4 principii di CRI: Ama, Conforta, Lavora, Salva.
A motivo di riflessione nel quotidiano, vorrei loro dedicare una frase di Simone Weil (1909-1943): “Coloro che si sentono infelici, di null’altro al mondo hanno bisogno se non di qualcuno che presti loro attenzione”.
Attenzione significa diligenza, concentrazione, zelo che non trascura i particolari, ma evita le sbadataggini e le scortesie. Attenzione significa saper ascoltare perché colei che la pratica è “tesa verso l’altra persona”, percependola anche nel silenzio, oppure sostenendola con parole misurate o gesti semplici uniti a pazienza e sorriso.
Saper riempire le solitudini, lenire le sofferenze, comprendere le difficoltà.
È il mio augurio per tutte le Sorelle del presente e del futuro!
You must be logged in to post a comment Login