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Opinioni

MEMORIA FERMATA

FLAVIO VANETTI - 10/06/2022

La stazione del tram come era una volta

La stazione del tram come era una volta

È uno scandalo che la vecchia fermata del tram in viale Aguggiari sia lasciata andare alla malora, mentre potrebbe essere un pezzo significativo (e pure utile, come vedremo tra poco) della memoria storica della città.

Non riesco a capire quale sia il problema: struttura oggi privata? Bene, si contatti il proprietario per definire tempi, modi e strategie del recupero. È un edificio pubblico? Allora la colpa di questa incuria è perfino maggiore.

Rammento di aver scambiato qualche messaggio sul tema con il sindaco Galimberti e non ricordo le spiegazioni che mi aveva fornito per giustificare il nulla di fatto in tema di restauro e valorizzazione. Bene, credo che prima di tutto vada cancellata una parola che invece mi pare la stia facendo da padrone: accidia. Servono, al contrario, idee e fantasia, magari anche sul fronte (cruciale) del reperimento dei finanziamenti.

Ci sarebbe pure una buona notizia ad accompagnare un cambio di passo sulla questione: la ex stazioncina ha ottenuto – fin qui, ma i consensi potrebbero crescere – ben 171 voti nel referendum del Fai sui luoghi del cuore da riportare a nuova vita. È un bilancio che vale la posizione numero 72 su scala nazionale e mi pare un eccellente risultato, a riprova di un affetto non trascurabile nei confronti di questa testimonianza di una Varese che fu grande e illuminata.

Non solo: in un post sull’account “Varese la vedo così” che cura su Facebook, Mauro Gregori ricorda che esiste un progetto fattibile e assolutamente interessante. Ovvero: trasformare la ex fermata in un luogo di sosta e di ristoro per ciclisti. «Ma sarebbe anche un posto – aggiunge – dove recarsi per informazioni turistiche in un crocevia trafficato, a due passi da un bene del Fai (Villa Panza) e da Villa Mylius (ndr: che prima o poi, a Godot piacendo, sarà sistemata), lungo la direttrice per Villa Toeplitz e per il Sacro Monte».

Ometto il resto: la collocazione è infatti subito a ridosso del centro e dunque, soprattutto se legata a un’iniziativa a sfondo turistico, la ex fermata, che un tempo oltre ai cittadini vedeva il passaggio sul tram dei visitatori di Varese, potrebbe essere un assist anche per altri luoghi meritevoli della città.

Mi metto sulla riva del fiume e non aspetto il passaggio del nemico morto, ma di qualcuno animato da buona volontà. Il tram l’abbiamo già perso – in tutti i sensi – negli anni 50 dalle scelte sciagurate. Vediamo almeno di non farci soffiare anche l’ultima rimasta delle sue “case”.

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