Apologie Paradossali

PARVA FAVILLA

COSTANTE PORTATADINO - 20/05/2022

(O) Finalmente vedo scintille di civiltà in questa notte della ragione offuscata dai pregiudizi, dalle ideologie, dall’ipocrisia della guerra non dichiarata…

(S) Ma quali scintille di luce? Bada di non prendere lucciole per lanterne.

(O) Per prima cosa la resa di Azov, anche se forse è solo un gruppo e non la totalità, ma sono importanti le parole di Zelensky: “Eroi, ma vivi”. Dalla parte russa, poi, ci deve essere stata qualche garanzia di rispetto dei diritti dei prigionieri, benché non resa pubblica. Scintille, appunto. Interessante anche il messaggio criptato che Putin in persona, parlando alle imprese energetiche russe, sembra mandare all’Europa: vi state suicidando, se rinunciate alle nostre risorse energetiche. Ci intravvedo una disponibilità a riprendere un futuro discorso di collaborazione. Scintille di vita civile vengono dalle testimonianze paradossalmente opposte di Biloslavo dal rifugio antiaereo dove vivono da sessanta giorni duecento civili ucraini e di Toni Capuozzo che gode di vedere i bambini di Mariupol, ‘liberata’, tornare a scuola e pazienza se tutti dovranno parlare e studiare in russo. D’altronde è stato così per trecento anni.

Aggiungo un’altra scintilla, da quasi nessuno notata: nelle elezioni in Libano Hezbollah arretra insieme agli alleati e perde la maggioranza in parlamento. La soluzione non è vicina, ma almeno c’è la possibilità di sbloccare una situazione, che assomiglia molto se non ad una guerra sanguinosa, ad un assedio in cui il popolo soffre.

(S) Un amico pompiere mi dice sempre “parva favilla, gran fiamma seconda”, una scintilla basta per suscitare un incendio, ma per spegnerlo ci vuole una gran quantità d’acqua. L’incendio mediorientale divampa in molti luoghi, senza bisogno di nuove scintille, che per altro non mancano. Dell’Ucraina meglio non… ma come fate ad illudervi? Anche sulla sorte degli ucraini arresi c’è molta incertezza, non vorrei che i fatti ti smentissero ben prima della pubblicazione dell’articolo. La notiziona, altro che scintilla, se fosse vera, dei contatti degli extraterrestri con Usa e Israele è invece praticamente passata sotto silenzio, nonostante provenisse non da un farmer del West dedito al bourbon o da un giornalista in cerca di scoop, ma dall’ ex capo della direzione spaziale del ministero della Difesa israeliano, un generale e un professore rispettato e stimato. Naturalmente, nessuna conferma dai governi interessati. Conclusione: nonostante la stagione non sia stata propizia alla proliferazione delle lucciole, mi pare che il mondo dell’informazione, ma temo anche quello della politica, veda dappertutto lanterne e perfino fari luminosissimi. Ma Costante non interviene, che ne pensa?

(C) Devo cominciare con una correzione. Il verso di Dante recita:

poca favilla gran fiamma seconda: / forse di retro a me con miglior voci /si pregherà perché Cirra risponda.

Qui Dante rovescia il senso ovvio e tradizionale del proverbio (bada a quel che fai, perché anche un piccolo errore può provocare un grave danno) in un auspicio positivo: forse verrà qualcuno dopo di me che dal mio modesto tentativo (favilla) farà scaturire una gran fiamma, un capolavoro poetico che meriti l’incoronazione del lauro, sacro ad Apollo (Cirra). Oggi mi propongo di rifuggire dal pessimismo di Conformi per seguire Dante: gli sforzi dei politici per coniugare pace e libertà sono stati finora poca favilla, ma dobbiamo sperare e desiderare che ci siano miglior voci che, senza dover aspettare un intervento extraterrestre, facciano il capolavoro di fermare la guerra. Spero che lo faccia Papa Francesco, l’unico che ha il coraggio e la cultura giusta per capire e far capire che bisogna saltare il passaggio delle trattative basate sull’equilibrio nel campo di battaglia e in quello degli interessi e passare direttamente alla riconciliazione e al perdono reciproco.

(O) Onirio Desti (S) Sebastiano Conformi (C) Costante