Beati quelli che accettano di amare anche coloro che rifiutano di essere amati.
Beati coloro che sanno esporre le loro idee anche quando gli altri non vi aderiscono.
Beati quelli che non si credono il centro del mondo!
Beati quelli che creano, nella Chiesa e nella società,
tempi e luoghi dove ciascuno possa essere riconosciuto e prendere liberamente la parola.
Beati quelli che si credevano esclusi e che si sono sentiti ascoltati e accolti.
Beati quelli che sanno aprire le orecchie dopo un lungo tempo di sordità.
Beati quelli che sanno ascoltare la ricchezza inedita degli altri.
“Vi dico beati. Vi vedo beati. Voi siete beati. Perché io che sono qui con voi, sono contento di esserci.
Io ho un Padre contento. E io sono la sua gioia visibile: gioia di creare la vita, gioia di vederla crescere autonoma.
Ha dato a me tutta la sua felicità. E io questa gioia la dò anche a voi.
Beati voi, anche se avete qualche dispiacere e talvolta non vi mancano le lacrime.
Beati voi, anche se siete poveri e non avete altre sicurezze che questa felicità.
Beati voi, anche se vi prendono in giro… anche se vi fanno del male…
Io vi dico che si può andare fino in fondo ad amare.
Se vi sembrerà di averla persa di vista questa beatitudine, pazienza… riprendete… vigilate… tenete duro…”.
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