In Confidenza

COMPASSIONE

Don ERMINIO VILLA - 22/04/2022

Non è facile ammettere di sbagliare e di aver bisogno di comprensione e di perdono; non sono molti infatti quelli che sanno chiedere scusa o, parallelamente, scusare chi sbaglia nei loro confronti.

Nelle nostre relazioni non sappiamo usare compassione: siamo rigidi nei giudizi, perentori nelle sentenze, impassibili nelle valutazioni delle vicende personali di chi conosciamo:

invece siamo larghi nel misurare le nostre responsabilità, disposti a scusare chi ci interessa, perfino esigenti nei riguardi di Dio!

I misericordiosi – gli uomini nuovi del Vangelo – sanno perdonare perché hanno scoperto la fortuna del perdono che hanno ricevuto.

È l’esperienza viva del dono della misericordia di Dio che li rende, come lui, capaci di ogni forma di aiuto (verità, amore, solidarietà, servizio) nei confronti di chi ha litigato.

Se fossimo capaci di scoprire ogni giorno il nostro peccato e di sentirci indegni dell’amore di Dio, diventeremmo ricchi di misericordia e disposti ad amare perfino i nostri nemici.

Beati coloro che, da misericordiosi, col cuore compassionevole fanno risplendere per riflesso l’immagine di Dio, ricco di misericordia, lento all’ira e grande nell’amore.

Beati coloro che, oltre a sopportare le proprie miserie, sanno farsi carico delle sofferenze di quelli che incontrano.

Beati coloro che hanno cuori solidi, dove possano coabitare le nostre miserie in cerca di guarigione e l’eterna misericordia in atto di redenzione.

Beato il misericordioso che dona il perdono perché l’ha ricevuto: scoprendosi peccatore e indegno di essere amato, diventa capace di amare perfino i propri nemici.

Beato chi, ricevendo la riconciliazione e l’eucaristia, diventa un ‘sacramento d’amore’ nel mondo, nella linea della carità.