Dio esaudisce quelli che cercano il suo regno e la sua giustizia.
Se il centro di ogni cosa è l’io (individuale o di gruppo), è molto facile servirsi degli altri per la propria gloria.
E questo succede tutti i giorni quando – vedi la corsa agli armamenti – si dice di difendersi, ma nel frattempo ci si prepara ad attaccare.
Singoli o gruppi non devono cedere a tentazioni di parte, seguendo la logica del proprio tornaconto, ma esercitare le proprie funzioni a vantaggio di tutti.
Essere giusti nei confronti degli altri, ad esempio, vuol dire interessarsi del loro vero bene, del progresso sociale, del benessere economico, della loro salute, dell’istruzione…
I giusti – gli uomini nuovi del Vangelo – rompono con l’ipocrisia e la falsità che impediscono di essere ciò che si deve essere per uno sforzo continuo e tenace a convertire se stessi alla verità. Perché accettano il progetto di Dio di fare dell’umanità una sola famiglia, si compromettono totalmente per il Regno di Dio, con la forza travolgente della carità del cuore di Cristo.
Scopriamo le situazioni ingiuste e diamoci da fare per una convivenza più ordinata, serena e fruttuosa. Non sI può starsene passivi a sognare…
Beato chi si sente bruciare dentro l’amore di Dio: anela al bene di tutti poiché conosce la verità di Dio, poi la ricerca per sé e per gli altri.
Beato chi è disposto a pagare fino al dono della vita per una giusta causa: la dignità dell’uomo, proprio simile e immagine di Dio, chiede rispetto, attenzione e cura; la libertà dei popoli e delle nazioni, diritto inalienabile di tutti, è da ricercare insieme da più parti; l’avvento del Regno di Dio è da ricercare prima di ogni altra cosa (il resto viene dato in sovrappiù).
Beato chi rompe con l’ipocrisia e la falsità per essere quello che è: serve con verità l’altro che ha di fronte, chiunque esso sia.
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