Società

RESISTENZA

LIVIO GHIRINGHELLI - 01/04/2022

Le aree interne del territorio nazionale, abitate da 15 milioni di persone, incerte se rimanere fedeli alla propria terra e afflitti dalla carenza di piani di rilancio del welfare e di adeguate relazioni di comunità, ricoprono il 60% del territorio (5.000 i borghi italiani soggetti a spopolamento, 3.000 a rischio estinzione). Perdono di continuo popolazione, orientata a trovare altrove lavoro e servizi di qualità in termini di scuola, sanità e trasporti. C’è tanta parte del centro appenninico, ma il fenomeno riguarda altresì aree del Nord, dal Piemonte al delta del Po, sino al Triveneto. Le 72 aree pilota a suo tempo individuate per le strategie di intervento hanno sofferto delle difficoltà e inefficienza della Pubblica Amministrazione, come delle conseguenze della pandemia. Gli interventi venivano a riguardare 4 milioni di persone con 4 progetti pilota per ogni regione in materia di servizi essenziali come di sostegno alle imprese.

Sullo sfondo il futuro dei giovani. A proposito di questi è nata Officina Giovani Aree Interne, sviluppatasi in Campania, Marche, Abruzzo, che ha prodotto un documento presentato il 4 dicembre 2021 al Ministro per la coesione Mara Carfagna e articolato in quindici punti. Scopi: favorire una cultura della partecipazione e la gestione collettiva dei beni comuni, l’assegnazione in concessione delle terre abbandonate il welfare di comunità, la salvaguardia e promozione del paesaggio. Alla base il cosiddetto desiderio di “restanza”. Tra i progetti da realizzare sull’Appennino piacentino il Digital School Bus per portare il digitale nelle scuole di montagna ed ovviare alla dispersione scolastica. In prospettiva e in positivo le possibilità di proliferazione dell’industria turistica, il costo della vita decisamente più basso che nei centri maggiori, la cultura e il principio di identità come fattori di ricchezza, un respiro vitale più facile.

La Chiesa italiana ha avviato da tempo in merito opportune riflessioni (ad es. nell’agosto 2021 su promozione dell’Arcivescovo di Benevento Felice Accrocca, onde l’invito a fare rete, uscendo dalla logica dei campanili). Nel novembre 2021 il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, guidando i presuli delle zone interne, ha incontrato il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità Enrico Giovannini, parlandogli nei termini di una progettualità profetica a lungo termine. Il tutto nello spirito della Laudato si’ e della Fratelli tutti e secondo quanto emerso dalla 49esima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (ottobre 2021). In tale contesto il Presidente Filippo Santoro, vescovo di Taranto, ha potuto alludere a una “pastorale rurale”.