Anche la televisione ha le sue zampe d’elefante, le sue spalline imbottite, le sue calze a rete: come dire, anche i programmi risentono delle mode e ogni stagione ha il suo trend. Per i giochi a quiz l’età d’oro è stata certamente quella coincidente con l’affermarsi delle tv private, negli anni ’80, quando i palinsesti erano un susseguirsi continuo di giochetti, differenziati solo per target commerciale: alle 11 c’erano quelli per le casalinghe (come per esempio Bis o Il pranzo è servito), alle 13 quelli per famiglie (Cari Genitori) alle 16 quelli per liceali (Doppio Slalom) e così via. Nel momento dell’apogeo, il grande Arbore mise tutto alla berlina con il suo geniale “Indietro tutta!”, in cui appunto sentenziava che “La vita è tutta un quiz”: correva l’anno 1987.
Poi su questo genere è calato il buio per un buon ventennio e solo all’alba dei duemila Passaparola su Canale 5, l’Eredità e Affari tuoi su RaiUno hanno riportato in auge l’articolo. Con la moltiplicazione dei canali tv, di giochini e giochetti oggi ce ne sono in onda davvero tanti: se ne trovano di divertenti anche sulle reti minori: un caso di specie è “Guess my age – Indovina l’età” su TV8, condotto da Max Giusti, dopo alcuni anni a guida Enrico Papi. L’idea è semplice: bisogna indovinare l’età di una persona solo valutandone l’aspetto fisico; non tragga in inganno il quarantenne palestrato, con orecchini e tatuaggi che potrebbe essere suo figlio adolescente, e nemmeno la diciottenne che gioca ad atteggiarsi a donna matura. Gli ottanta – si sa – sono i nuovi sessanta, e i trentenni provati dal precariato spesso ne dimostrano venti di più. Insomma, un vero labirinto di tranelli e false piste.
Avere il colpo d’occhio allenato vale bei soldi: il montepremi iniziale è infatti di 100.000 euro, che va a scalare per ogni anno di differenza tra età effettiva del protagonista ed età ipotizzata dal concorrente. Quest’anno si è aggiunta la divertente formula con due sfidanti, abbinati ad altrettanti vip, che rivaleggiano per arrivare da soli alla manche finale e portarsi a casa il piatto. Un meccanismo di esasperante semplicità, ma magnetico: chi, vedendo passare un tipo curioso per strada, o una bella donna, o un vecchio bacucco, non ha cercato di indovinarne l’età, anche solo tra sé e sé?
Qui l’idea pulita-pulita si fa format e diventa un intrattenimento serale di crescente successo: basti pensare appunto che ha rilanciato la carriera di Enrico Papi, qualche anno fa scivolato sulle reti minori e oggi ripescato dall’ammiraglia Mediaset, e consente alla piccola rete su cui va in onda ottimi risultati d’ascolto in una fascia contraddistinta da concorrenza spietata e ghiotti investimenti pubblicitari. “È col quiz che si fanno i milioni, evviva le televisioni!”, cantava Arbore… e forse aveva ragione lui.
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