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Artemixia

LE RITRATTE

LUISA NEGRI - 25/03/2022

“Se abbiamo la speranza che la bellezza possa salvare il mondo, tocca anche a noi, insieme a loro, salvare la bellezza”. A parlare è il fotografo di fama mondiale Gerald Bruneau, il riferimento va alle signore, oggetto della sua ineguagliabile ritrattistica, che sono innanzitutto direttrici di primarie istituzioni culturali italiane. I loro ritratti – 22 magistrali colpi di luce – raccontano ai visitatori di Palazzo Reale, a Milano, altrettante vite eccellenti.

È una rassegna di cui si deve essere fieri, anzi fiere, in un momento in cui le donne stanno di nuovo soffrendo, più che mai, il peso della guerra. Che cambia storia, cambia paesi e modalità di esecuzione nelle sue pratiche offensive, ma resta sempre quella demonizzata da Salvatore Quasimodo: l’ uomo della pietra torna a essere tale, anche nella sua ‘scienza esatta persuasa allo sterminio’. E allo stupro, aggiungiamo noi, pensando ai fatti dell’Ucraina.

Ci sarà dunque di qualche sollievo contrapporre alle quotidiane immagini di brutale violenza quelle della rassegna di protagoniste dell’Italia, che girerà da Nord a Sud, attraverso quattordici città importanti, dalla Serenissima a Trieste, fino a Napoli e Palermo, parlando un linguaggio che le donne conoscono al meglio: impegno, lavoro e studio, professionalità e capacità di decidere.

A sostenere la mostra è la Fondazione Bracco rappresentata dal suo presidente, una donna che, nomen omen, ha avuto in sorte un nome importante: Diana. Note sono le sue capacità manageriali, e da tempo la fondazione contribuisce alla costruzione di una società paritetica dove il merito sia il criterio per carriera e visibilità. In questa ottica si colloca il progetto “100 donne contro gli stereotipi” (100esperte.it) ideato dall’Osservatorio di Pavia e dalla Associazione Gi.U.Li.A., ma anche il grande impegno della presidente nel campo dell’arte, che la conduce a sostenere mostre di fondamentale importanza culturale. A Palazzo Reale, accanto alla rassegna dedicata alle signore dell’arte, è quella, anch’essa sostenuta da Fondazione Bracco, su Tiziano, splendida mostra già molto ammirata dai visitatori, che neppure le insistenze putiniane di riavere subito a casa i capolavori hanno potuto scalfire. E giustamente, anche in grazia – a parte gli impegni presi- dei rapporti culturali tra Milano e la Russia che datano da lungo tempo, per quegli intrecci tra storia e arte che non possono conoscere limitazioni di sorta. Ricordiamo sempre a Milano – nel 2019/20- la mostra sulla Madonna Litta di Leonardo, che il museo russo Ermitage di San Pietroburgo custodisce. Perché di fatto non c’è steccato, tra Paese e Paese, quando il collante è la cultura unita alla bellezza.

E molto spesso le donne ne sono ambasciatrici e protagoniste convinte.

Come Annalisa Zanni, direttrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano, Rossella Vodret, già soprintendente speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per il Polo museale della Città di Roma, Francesca Cappelletti direttrice della Galleria Borghese di Roma, Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Virginia Villa, direttrice generale della Fondazione Museo del violino Antonio Stradivari di Cremona, Anna Maria Montaldo già direttrice area Polo Arte moderna e contemporanea del Comune di Milano, Emanuela Daffra, direttrice regionale Musei della Lombardia, Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie nazionali Barberini Corsini di Roma.

“Oggi alla guida di importanti istituzioni culturali del nostro Paese -spiega Diana Bracco- ci sono professioniste straordinarie che hanno raggiunto posizioni apicali grazie a competenze multidisciplinari che uniscono una profonda, grande conoscenza, con capacità gestionali e creative. Valorizzare le loro storie grazie agli scatti di Geral Bruneau, ci è sembrato importante per ispirare percorsi analoghi da parte delle più giovani”.

Ritratte. Direttrici di Musei italiani

Palazzo Reale di Milano-Sale degli Arazzi

Fino all’1 maggio 2022

Da martedì a domenica 10.00-19.30 giovedì chiude alle 22.30

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