Il mondo è pieno di gente che ha una smania enorme di fare soldi e brama con tutto il cuore di fare carriera e di avere successo.
Essere ricchi e famosi è il sogno più bello, è l’aspirazione più alta, è il vertice delle capacità umane…
I poveri di spirito, invece, – gli uomini nuovi del Vangelo – sanno accontentarsi di quello che hanno, per procurarsi il necessario lavorano onestamente e soprattutto sono infinitamente grati verso chi provvede alla loro vita con sollecitudine.
Proviamo a non badare sempre o prima di ogni altra cosa al cibo, al vestito, al guadagno, all’onore…; viviamo liberi di fronte ai beni di questo mondo e in solidarietà con i veri poveri; stacchiamoci dalle spire della pubblicità e ritroviamo il gusto delle cose semplici, la bellezza dei sentimenti genuini, il valore dei tesori eterni.
Beato chi non cade nel laccio teso dai beni terreni, non brama di aumentare le sue sostanze,ma si accontenta di quello che ha e desidera i beni eterni.
Beato chi sente che tutto quello che ha (poco o tanto) viene dal Padre, costui è sempre contento, perché è sempre aiutato, sente Dio vicino.
Beato chi si adatta alla monotonia dei giorni, senza sognare bei viaggi immaginari, coglie la varietà del Regno dei cieli e gli basta.
Beato chi non si esalta, compiacendosi sempre e solo di sé e cerca la verità e il bene che non ha, sacrifica tutto (vende per avere) per guadagnare il Regno.
Beato chi è libero di fronte ai beni e alle strutture di questo mondo, le usa per vivere dignitosamente e sa condividere quel che ha, senza rimpianti né ansie…!
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