Il 9 febbraio è stata convocata la riunione plenaria del nuovo Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute.
Il suddetto Ministro ha a disposizione delle “armi tecniche” da giocare nel suo mandato e tra queste, il Consiglio Superiore di Sanità ed il Comitato Tecnico Sanitario, rappresentano indubbiamente una bella risorsa. In realtà questi due organismi esistono da parecchi anni, ma la pandemia ha fatto venire alla ribalta anche il Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile, perché il Ministero della Salute l’ha usato a lungo come principale veicolo di informazione sull’evoluzione della stessa.
Il Comitato Tecnico Scientifico in questi anni si è riunito centinaia di volte visto il momento particolare e complicato della pandemia e c’è da ipotizzare che vada incontro ad una morte naturale quando avrà esaurito il motivo di esistere (31 marzo 2022, con la fine dell’emergenza?).
Il Ministro Speranza ha invece firmato il rinnovo del Comitato Tecnico Sanitario (scaduto a novembre 2021) alla fine di dicembre 2021 con un decreto dove sono elencati compiti e doveri dei rappresentanti scelti. Esso è diviso in diverse sezioni che portano avanti il lavoro ma può essere convocato in seduta plenaria dal Ministro qualora vi sia necessità. Le modalità di funzionamento dello stesso sono disciplinate da un apposito regolamento interno.
La partecipazione è onorifica, la video conferenza è da privilegiare (visto anche i tempi) alla presenza, per quanto sia possibile.
Per fare capire meglio faccio l’esempio della sezione tecnica “b” che si interessa del sistema trasfusionale: Il Presidente è Vincenzo De Angelis che è il direttore del centro nazionale del sangue. La Conferenza Stato -Regioni sceglie 8 componenti, 4 invece sono a carico delle associazioni e federazioni di donatori di sangue, 2 rappresentano le associazioni di emopatici e politrasfusi, 2 le società scientifiche del settore trasfusionale.
Dal punto di vista teorico, quindi, si crea una situazione nella quale dovrebbero essere rappresentati tutti gli interessi collettivi ed anche scientifici di questo mondo che è ovviamente molto importante nella sanità già in condizioni normali, ma diventa addirittura fondamentale in situazioni particolari come calamità naturali, guerre, disastri ambientali etc etc.
Le diverse sezioni si riuniscono generalmente una volta al mese ma in caso di necessità lo possono anche fare con maggiore frequenza.
Ora vi elenco le sezioni ed i loro compiti. Oltre alla prima citata, per il sistema trasfusionale, vi è quella per la ricerca sanitaria. Sempre di ricerca, ma per la valutazione di progetti presentati da ricercatori di età inferiore ai 40 anni, si interessa la sezione “d”. La sezione “e” si occupa del rilascio delle licenze per la pubblicità sanitaria, La sezione “f” è quella per i dispositivi medici, la “g” è quella per la valutazione in materia di biotecnologia, la sezione “h” è per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive.
Sezione “i” è l’osservatorio nazionale sullo stato di attuazione dei programmi di adeguamento degli ospedali e sul funzionamento dei meccanismi di controllo a livello regionale e aziendale, la sezione “l” si occupa della lotta all’AIDS, quella “m” è composta da 33 rappresentanti delle associazioni di volontariato operanti nella lotta contro AIDS che nominano il Presidente al loro interno.
La “o”, infine, vige per l’attuazione della legge 15/3/201 n 38, recante le disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.
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