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Incontri

SANITÀ DA AIUTARE

GUIDO BONOLDI - 21/01/2022

Il sindaco Galimberti con Bonoldi

Il sindaco Galimberti con Bonoldi

Lo scorso 11 gennaio mi è stato comunicato il decreto sindacale con il quale Davide Galimberti ha deliberato di avvalersi della mia collaborazione per esercitare le sue funzioni per quanto riguarda la materia “Salute-Sanità”; nel decreto si specifica che la collaborazione con il Sindaco, che rimane titolare della materia, “è finalizzata alla valorizzazione dello svolgimento di compiti di esame, studio e supporto alla definizione dell’indirizzo politico-amministrativo delle situazioni specifiche afferenti alla materia attribuita” e, se necessario, di rappresentanza.

La decisione presa da Galimberti, adeguatamente meditata e ponderata, è stata da me accolta con soddisfazione per tre motivi che cercherò di esplicitare qui di seguito per i lettori di RMFonline, fermo restando che non ho bisogno di cariche o riconoscimenti “per sentirmi qualcuno”, avendo già molte cose da fare nella vita ed ahimè “zero tempo per godermi la pensione”.

Prima di tutto perché quello che mi è stato affidato dal Sindaco è un compito che mi consente di mettere in pratica il consiglio di papa Francesco: «Non occupare spazi, ma avviare processi». Per la sanità si tratta di un periodo difficile ed al contempo interessante, con la pandemia che ci incalza da una parte e la realizzazione dei nuovi servizi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dall’altra. Lo spazio per avviare nuovi processi, d’intesa con le istituzioni che gestiscono i servizi socio-sanitari, in primis ASST e ATS, è ampio.

In secondo luogo perché la “materia” nella quale sono chiamato a dare il mio contributo è la stessa alla quale mi sono dedicato nei quarant’anni di esperienza professionale che ho alle spalle e alla quale ancora adesso mi sto dedicando. Si tratta quindi di una materia che conosco, anche se la complessità del sistema sanitario da un lato e la continua evoluzione di conoscenze e tecnologie dall’altro, richiedono un costante atteggiamento di apertura al nuovo senza rinchiudersi nel perimetro del “già saputo”.

La terza considerazione riguarda la possibilità di una collaborazione stretta con Davide Galimberti, persona che stimo per le sue doti e per la sua infaticabile dedizione al bene comune, ma soprattutto con la quale mi riconosco in sintonia per il modo che ha di affrontare i problemi che quotidianamente la realtà pone e che definirei così: “davanti ad ogni problema, cercare il verso giusto che permetta di costruire e non di distruggere o comunque di paralizzare”.

Nel romanzo “Occhi che non vedono” di Gonzalez Sainz (editore Rizzoli), il protagonista Felipe Diaz ragionando tra sé afferma: “Per questo bisogna cercare di distinguere sempre tutto laddove si presenti e nel modo con cui lo faccia…. e distinguere senza partito preso già in precedenza, senza assolutismi né retoriche, e senza volersi sottrarre, perché dalla confusione – o dai partiti presi ad oltranza – non si è soliti ricavare nulla di buono né di chiaro e chi normalmente ci guadagna sempre sono i meno raccomandabili”.

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