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Società

DIVERSAMENTE MANAGER

ARTURO BORTOLUZZI - 21/01/2022

disabilityUna persona che si è appena iscritta all’associazione che presiedo, Amici della Terra Varese, ha fatto presente un suo desiderio, quello di poter attraversare, come faceva da giovane, il ponte pedonale al di sopra dei binari delle ferrovie dello Stato che si trova a Varese in Via Magenta. Egli è un anziano cittadino che si trova in grande difficoltà ad attraversare il ponte appena rimesso in pristino. Ha perfettamente ragione. I corrimano originari sono molto alti e con grande fatica possono essere utilizzati dagli anziani.

Ho perciò scritto all’ufficio tecnico del Comune di Varese perché fosse posto un corrimano più in basso di quello esistente tale da poter essere utilizzato alla bisogna. Ho letto della proposta, fatta da Paola Reguzzoni in campagna elettorale, di nominare un Disability manager presso il Comune di Busto Arsizio. La stessa ne ha più volte sostenuto con passione la necessità.

Costui dovrebbe far sì che i progetti messi alla sua attenzione siano inappuntabili in un’ottica di fruibilità e accessibilità degli spazi per i soggetti diversamente abili. Per esempio, l’ufficio tecnico deve dotarsi di professionisti in grado di usare accorgimenti utili a rendere gli spazi perfettamente accessibili. Questo vale anche per la progettazione dei marciapiedi: fondamentale valutare le modalità più idonee per consentire a un non vedente o a una persona in carrozzina di avanzare senza incappare in frequenti ostacoli sul proprio cammino (occorre studiare una corretta disposizione della segnaletica verticale, nonché ideare dei cordoli adatti al percorso dei non vedenti).

Se dunque uno degli obiettivi della seconda giunta Antonelli, di cui la citata Paola Reguzzoni fa parte, era proprio l’inserimento nella macchina amministrativa di un Disability Manager, così non è ancora stato fatto. Il 3 dicembre, Giornata internazionale della disabilità, il capogruppo di “Popolo Riforme e Libertà”, aveva presentato addirittura una interrogazione per chiedere delucidazioni in merito all’introduzione della figura del “manager della disabilità”. Ricordava come fosse impegno previsto dal programma elettorale, ma anche precipuo desiderio pubblicamente annunciato dalla Lega e, in particolar modo, dall’odierno assessore all’Inclusione sociale (Paola Reguzzoni), che ne aveva più volte sostenuto la necessità.

Malgrado queste azioni politiche, ancora non sono state assunte decisioni al riguardo, per quanto tutti i consiglieri comunali di Busto Arsizio si dicano favorevoli all’innovazione. Ho scritto, allora, al Sindaco di Varese proponendogli di essere lui in Provincia di Varese il primo a nominare un Disability Manager. Ne avremmo, infatti, ben donde. Abbiamo, infatti, tante associazioni cittadine che si occupano delle necessità del crescente numero di coloro che non possono, anche solo parzialmente, e per svariati motivi, svolgere le attività considerate generalmente ordinarie, ovvero sono sottoposti a cure invalidanti e anche pesanti.

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