Caro Costante Portaditino,
sono esterrefatto dalle sue affermazioni sulla Scienza, ne cito solo una: “Ma come, i risultati della scienza non nascono da certezze incontrovertibili?”.
E’ vero esattamente l’opposto, la Scienza procede continuamente per ipotesi e dimostrazioni-confutazioni (Popper). L’ignoranza della Scienza, anzi dei suoi fondamenti, purtroppo diffusa nella nostra cultura di canzoni, calcio e religione. è alla base della nostra debolezza, ll mondo va avanti ma l’Italia va indietro, come tutti gli indici di qualsiasi tipo vanno dimostrando.
Poveri noi…intanto solo la Scienza ci ha salvato dall’epidemia non le preghiere, come ben diceva il mio amico Carlo Maria Cipolla.
Se uno come Lei, così titolato politicamente e di fine ars scribendi, mostra tale abissale ignoranza, cosa possiamo sperare? Poco purtroppo, mi auguro almeno che RMFonline ospiti un po’ più di Scienza
Grazie e buon lavoro
Franco Cremante
Caro Franco
Io invece sono molto dispiaciuto di essere stato così ampiamente frainteso. Ma sono dispiaciuto soprattutto con me stesso, perché so bene che la colpa del fraintendimento è di chi scrive, non di chi legge. Sono comunque contento che tu abbia esposto la tua perplessità, perché mi consente un chiarimento. In linea generale due osservazioni: il testo non aveva come principale obiettivo il tema ‘scienza’, ma la ‘neolingua’ che una cultura ostile alla storia (contro cui ha parlato persino Papa Francesco) intende imporre al mondo occidentale e postcristiano. Lo spunto, coerentemente evidenziato dal titolo e dall’immagine, era l’asterisco dopo Gott, a significare che Dio non è di genere maschile, né femminile. La seconda osservazione è che APOLOGIE PARADOSSALI è una rubrica che proprio per programma intende scuotere le certezze consolidate della ‘doxa’, l’opinione comune e prevalente ed è in questa veste che ho inserito il concetto che ti ha scandalizzato: la gente si aspetta che gli scienziati, quando parlano da scienziati, espongano certezze incontrovertibili. Noi che abbiamo studiato sappiamo benissimo che la ricerca scientifica procede per tentativi e che gli errori fanno parte del processo di scoperta. Ma in quel contesto mi riferivo all’uso indebito che la politica e i media hanno fatto di personaggi non digiuni di scienza, ma quasi tutti terapeuti, quindi più vicini alla tecnica che alla scienza cosiddetta pura. Sono stati buttati sull’immenso palcoscenico mediatico per convincere le masse ad aderire, a “credere” alle scelte politiche, che la politica non voleva imporre come dovere civico.
La politica continua a dire “credete alla scienza” se non volete credere al governo.
E’ a questo tipo di “credere” che non si deve credere! Le decisioni politiche sono prese dalla politica, che se ne deve assumere la responsabilità. La fuga da essa, nascondendosi impropriamente sotto il manto della scienza, evidenzia purtroppo la debolezza del Governo, stretto tra l’emergenza pandemia e l’elezione al Quirinale e privo di una maggioranza omogenea e stabile.
Questo è ciò che in conclusione volevo mettere in rilievo accusando la politica di fare appello ad una pretesa ‘moralità’, non avendo la forza di imporre obblighi giuridici a tutela di tutti.
Con immutata stima
Costante Portatadino
Ps. Trovo simpatico il refuso sul mio cognome, ma temo sia un indizio della eccessiva fretta nella lettura.
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