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Attualità

UN MEDICO CARITATEVOLE

FELICE MAGNANI - 07/01/2022

medicoC’erano nel dottor Milos Kogoj -mancato qualche giorno fa a 98 anni- quei due elementi fondamentali che, se ben organizzati e gestiti, fanno delle professione medica un quotidiano incontro con la speranza. Nel dottore, scienza e spiritualità convivevano alla perfezione, poteva spesso succedere di non essere più in grado di decidere quale strade seguire, se quella della nuda verità oggettiva oppure quella di un pensiero capace sempre di evocare sensazioni ed emozioni nuove, capaci di far ritrovare ogni volta il giusto senso della vita.

Un medico autenticamente cristiano il dottor Milos, pronto sempre a raccogliere brandelli di umanità dispersi nella polvere delle strade, lasciando una porta aperta alla speranza, anche quando l’apertura poteva comportare dei rischi. Un medico dotato di un’autentica vocazione sportiva che poneva sempre davanti a tutto la forza rigenerante dello sport, la sua capacità di trasformare l’aggressività giovanile in euforica espressione di giovanile freschezza. 25 anni trascorsi con quel Varese calcio, diventato in alcuni momenti una vera e propria fucina di virtù umane e calcistiche. E poi un amore sviscerato per la banda del suo paese, per la musica, una musica alla quale si è dedicato con tutto l’amore possibile, dimostrando che la cultura, quando è vera cultura sa come trasformare la normalità in eccezionalità, sa come risollevare ogni forma di frustrazione, aiutando a ritrovare quella miracolosa via di accesso che cambia la vita.

Ottimo interlocutore, capace sempre di mettere davanti a tutto la soluzione vincente, quella che non danneggia nessuno, ma che aiuta a trovare la giusta dose di libertà. L’ultima parte della sua vita è stata un intenso susseguirsi di riflessioni profonde, nate dalla lettura di un libro o di quella di un giornale. Era difficile prenderlo alle spalle, era sempre informatissimo, ma sempre empaticamente pronto a discutere, a soppesare, a mettere a confronto, a ritrovare la bellezza e la forza delle cose perdute, quelle che non passano mai di moda, soprattutto se a sperimentarle sono stati per primi due bravi genitori. Milos Kogoj, l’uomo delle battaglie contro il tumore, presidente della LILT, il medico che sapeva ascoltare, che sapeva consigliare, che non ha mai cessato neppure per un attimo di mettere da parte la sua cultura medica, che ha continuato a lottare sul campo, anche quando la fatica cominciava a farsi sentire. I funerali del dottor Milos Kogoj si terranno venerdì 7 gennaio alle ore 15 alla chiesa parrocchiale di Cittiglio.

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