I cinesi copiano? Altro che. Si sono messi a replicare perfino le grandi portaerei, che non sono più, a questo punto, un fattore di forza e di vantaggio degli Stati Uniti e della Russia. Per inciso, gli Usa sono particolarmente allarmati dalle immagini e dalla progressione dei lavori relativi alla terza “aircraft carrier” che sta nascendo nel cantiere Jiangnan a Shanghai e che entro pochi mesi andrà a rafforzare la Marina della Cina. Perché la “003” – così è stata battezzata e catalogata in attesa che venga divulgato il suo nome – preoccupa così tanto? Perché sembra confermare un netto salto di qualità tecnologico, al punto che non sembrano esserci più differenze rispetto al livello “top” delle portaerei della US Navy. Non solo: la sorella della Liaoning (concepita dall’Urss e acquistata nel 1998 dall’Ucraina che l’aveva rilevata dopo il crollo del blocco sovietico) e della Shandong, entrambe già in servizio, è concepita per imbarcare una nuova generazione di velivoli “stealth”.
La Cnn ha divulgato anche un filmato sfruttando le immagine catturate dai satelliti: “La fase di costruzione è avanzata, per il completamento della nave si calcola che saranno necessari dai tre ai sei mesi”, così hanno dichiarato gli esperti all’emittente di Atlanta. Ma l’aspetto curioso – e ce lo ricorda Panorama – è che un sistema d’arma così avanzato e in teoria coperto dalla massima riservatezza è stato smascherato nella maniera più banale: ovvero, mediante i social network. Il cantiere si trova infatti sulla linea degli aerei che atterrano all’aeroporto di Pudong. Molti passeggeri hanno il vezzo di fotografare quegli istanti e ad alcuni di loro non è sfuggita la sagoma del nuovo “bestione” del mare: postare le immagini su Twitter e su altre piattaforme è stato l’inevitabile passo successivo (e qui scatta una domanda: possibile che i cinesi non abbiano immaginato un epilogo del genere? Oppure ben sapevano e se ne sono infischiati della segretezza, calcolando che una volta uscite le foto a qualcuno sarebbe venuto un bel mal di testa?). Come se non bastasse, c’è anche un “giallo” legato a TikTok: su quel social è apparso un video della portaerei, ma in breve è sparito. Assieme al suo autore.
Dicevamo dei mal di testa americani. Non riguardando tanto il dislocamento – si calcola che sarà simile a quello delle portaerei inglesi e francesi, dunque lontano da quello di una Nimitz o di una Ford – e nemmeno la quantità di ascensori che sono stati realizzati. Le immagini ne documentano 2, piazzati solo su un lato (il destro), contro i 4 e i 3 delle ammiraglie statunitensi. Non è un dettaglio da poco perché il numero di questi dispositivi definisce pure le capacità offensive. In compenso c’è la quasi assodata certezza che i cinesi riusciranno ad introdurre catapulte elettromagnetiche, ben più efficaci di quelle a vapore ancora adottate dagli Usa: grazie ad esse potranno lanciare una maggiore varietà di aerei. In questo modo la Cina riuscirà a pareggiare i conti operativi con le equivalenti navi americane, che dispongono di un maggior numero di catapulte, di più ascensori e di ponti più ampi? Entro l’estate del 2022 dovremmo saperne di più. E magari si capirà anche se la nuova “creatura” è pensata prima di tutto per sistemare, dopo gli annunci dei mesi scorsi, la questione Taiwan.
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