Il 4 novembre 1961, quando per le strade sfrecciavano le Fiat 1100 bicolore con le code di rondine e al Quirinale Gronchi era tornato da pochi mesi dal viaggio in Perù immortalato su quel francobollo rosa, il secondo Canale della tv di stato iniziava le sue trasmissioni, con una splendida Mina in veste di annunciatrice.
Chi era sintonizzato sul ‘nazionale’, veniva avvertito dell’inizio dei programmi sulla seconda rete mediante un bianco triangolo, che appariva in sovrimpressione in basso a destra sullo schermo di quei primi, enormi televisori di legno.
Da allora, e da quell’Italia, ne è passata di acqua sotto i ponti! Con sconcertante tempismo, perfetto segno di questi tempi improvvisati, dopo ‘solo’ un mese e mezzo dalla data esatta dell’anniversario, il 16 dicembre – pare, si dice, ma nulla è ancora sicuro, ci mancherebbe! – Raidue, come oggi si chiama, ricorderà il suo passato glorioso con una trasmissione rievocativa. Doveva essere un grande show condotto da Stefano De Martino, in diretta dagli studi Rai di Milano, sarà invece un programma di montaggio che passerà in rassegna i titoli memorabili del canale, condotto da Emanuela Fanelli, una comica emergente già vista al fianco di Valerio Lundini.
Da “Odeon, tutto quanto fa spettacolo” di Brando Giordani ed Emilio Ravel al dinamico TG2 di Barbato, da “L’altra domenica” di Arbore e Boncompagni a “Televacca” con Benigni, passando per “Stryx” (il primo varietà a colori della RAI) e i primi cartoni animati giapponesi, come Goldrake e Capitan Harlock, da Portobello di Tortora a Blitz di Minà, scorreranno in quello speciale moltissime immagini di epiche trasmissioni. Voglio continuare un po’ questo elenco glorioso: sono passati su Raidue tra gli altri anche Indietro Tutta e D.O.C. di Arbore, Aboccaperta e Mezzogiorno è di Funari, Il Maresciallo Rocca con Gigi Proietti e I Ragazzi del Muretto di Carlo Freccero, dalla serie ER alla soap Beautiful; e poi ancora: I Fatti Vostri di Guardì e Mixer di Minoli, Paroliamo con Frizzi e Piccoli Fans con la Milo, Processo alla Tappa con Zavoli, L’Isola dei Famosi della Ventura, fino ai talent musicali oggi tanto di moda, da X-Factor a The voice of Italy.
Un lungo elenco (che per molto potrebbe ancora continuare) per dire che di passato glorioso da rievocare Raidue ne ha davvero tanto.
Il presente è – ahinoi – meno brillante. Notizia di questi giorni, “Quelli che il Calcio”, ormai da anni nelle mani di Luca e Paolo (un format da tempo snaturato rispetto all’originale lanciato da Fazio e proseguito da Ventura) dall’incomprensibile collocazione del lunedì, decisa quest’anno, si sposta per quasi assoluta mancanza di ascolti al giovedì sera, probabilmente per dargli il colpo di grazia. Flop per il nuovo programma del tandem Ventura/Perego “Citofonare Rai2”, non è andata meglio neppure al docu-reality ispirato al mondo di Harry Potter “Vorrei essere un mago”, che dalla prima serata è passato al pomeriggio, dove boccheggia per mancanza di seguito. Persino uno dei programmi più d’immagine della rete cadetta degli ultimi anni, “Il Collegio”, è partito un paio di settimane fa con un ascolto quasi doppio rispetto alla striminzita media di rete (8%), ma perdendo un terzo degli spettatori catturati al debutto della passata edizione. Per tacere degli innumerevoli esperimenti di “Talk di destra”, come ad esempio “Anni 20” (che titolo programmatico!) passando per gli approfondimenti del TG2, che segnano il passo in modo quasi imbarazzante. E a proposito di imbarazzo, ecco infine arrivare il poco congruo rinvio della trasmissione celebrativa dei suoi primi sessant’anni: doveva essere ai primi di novembre, sarà a metà dicembre. Un ritardo di programmazione tutto sommato perdonabile, perché si tratta di un evento inaspettato: lo si sa infatti “solo” da sessant’anni che Raidue avrebbe compiuto sessant’anni questo 4 novembre…
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