Opinioni

GALIMBERTI GRIMALDELLO

RAIMONDO FASSA - 29/10/2021

Davide Galimberti ha realizzato un “colpaccio” la cui rilevanza è sfuggita alla maggior parte degli analisti. Ipnotizzati dal voto di Milano, Roma, Napoli eccetera, questi ultimi hanno inneggiato alla vittoria del PD e alla crisi del Centrodestra, senza tenere conto del fatto che le prossime politiche potrebbero non confermare affatto tale risultato. Esiste infatti un’Italia “profonda” il cui sentire discorda da quello delle grandi città. Quindi la “rimonta” del PD è solo agli inizi.

Ecco perché il “caso Varese” è così interessante. Varese fa infatti parte di una fascia pedemontana che ha sempre visto prevalere (tranne che nei capoluoghi, ma eccettuata proprio Varese) il Centrodestra. Come ho già detto, l’altra volta Galimberti aveva vinto approfittando della momentanea divisione del fronte avverso. Questa volta ha vinto contro il Centrodestra unito. Per giunta, con una Lega che, proprio nella sua culla storica, non sembra più godere del consenso di un tempo.

Sia chiaro. Già la seconda giunta Fumagalli e le due giunte Fontana vedevano una Lega vittoriosa solo grazie all’apporto determinante e preponderante di Forza Italia. Ma il fatto che la Lega esprimesse il Sindaco, contribuiva comunque a far ritenere “leghista” l’amministrazione. Del resto, Varese non era decisiva per Berlusconi quanto lo era per Bossi. Per il primo era agevole lasciare esprimere il Sindaco al secondo, alimentando l’illusione di un predominio leghista nel nostro capoluogo.

Ora Galimberti ha davvero “espugnato” la fortezza, con una Lega assai ridimensionata. Perciò è gravato da una notevole responsabilità. Se saprà operare scelte coraggiose, getterà le basi per un consenso che, dal capoluogo, potrebbe espandersi a macchia d’olio anche altrove (penso in particolare a Busto e a Gallarate, dove per ora prevale ancora il fronte avverso), assicurando a sé un luminoso futuro politico. Varese potrebbe cioè essere il “grimaldello” che potrebbe consentire al Centro-sinistra di scardinare il “profondo Nord”. Sempre che le forze che lo sostengono  – e in particolare il PD –  si rendano conto della sua importanza.

Un po’ (amichevolmente) lo invidio. Non capita tutti i giorni una simile occasione!