Un verdetto: meno votanti al primo turno, rispetto a cinque anni fa. Un pronostico: idem al secondo round, com’è regola tradizionale. Piaccia o meno, bisogna fare i conti con l’astensione. Specifica in un caso, ciclica nell’altro. L’esito della sfida residuale tra gli aspiranti sindaci dipenderà, più che dalla riconquista dei renitenti alle urne, dall’influenza esercitata nel campo rivale. Ovvero: chiamare a sé chi aveva ascoltato l’avversario. Scopo raggiungibile, la storia insegna.
A Varese situazione rovesciata rispetto al 2016: centrosinistra avanti, centrodestra indietro. Galimberti, senza fanfare romane, dà una carezza al sogno. Bianchi, fiancheggiato dalla pompa magna leghista, fatica a tallonarlo. Tutt’e due vengono aiutati dal sostegno delle personali liste civiche e dall’attenzione alla platea centrista/moderata. Il valore aggiunto di Galimberti sono i fatti, al di là delle opinioni. Cosa s’è costruito fino ad oggi (utile un tour urbano a scopo istruttivo), cosa s’è pianificato per domani (utile un’expertise sul realismo delle carte progettuali). La critica radicale di Bianchi si sposta dal nadir allo zenith: si poteva far meglio perfino dove non s’è prodotto il peggio. E dunque: cancellare per ripartire. Ma il sottosopra strategico -la scalata dallo zero in su- è un muro scivoloso. E di questo si tratterebbe.
I bendisposti a riaffacciarsi ai seggi non si curano degli endorsement eventuali di pinco o pallo. Badano al proprio convincimento. Qui non si chiacchiera d’ideologie o filiazioni partitiche, figuriamoci se di do ut des. Qui si discute con spirito pratico del futuro: quali opere, che uomini e donne, quanta dedizione. Valgono gli esempi offerti sul campo. Vale la scelta delle persone.
Sarebbe opportuno/doveroso conoscere le squadre cui toccherà d’affiancare i due leader, in caso di vittoria. L’affidabilità individuale fa premio sul resto. Va oltre l’appartenenza di schieramento. Nazionalizzare il voto rappresenta invece l’espediente mediocre per posare lo sguardo su un orizzonte che c’entra nulla col perimetro locale. Sono gli argomenti di quelli che non ne hanno. Varese è consapevole e matura, pratica e intelligente, autonoma e smaliziata: deciderà da sé. Per andare avanti non ha bisogno di ombre che camminano. Semmai di hombre che corrono.
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