Uno dei grandi hangar di Malpensa ha ospitato lunedì e martedì prima l’assemblea dell’Unione degli industriali, poi l’inaugurazione dell’anno accademico della Liuc, l’Università Carlo Cattaneo di Castellanza.
Tanti i temi sul tappeto. In particolare un vigoroso appello del presidente dell’Univa, Roberto Grassi, a guardare ai prossimi mesi con costruttivo ottimismo e con forte spirito unitario.
Grassi ha raccolto l’appello fatto dal premier Mario Draghi pochi giorni prima all’Assemblea di Confindustria. Un appello a tutte le parti sociali a guardare avanti, a mettere in gioco le competenze migliori, a sfruttare fino in fondo le grandi occasioni che si stanno presentando per uscire dalla crisi.
Un passaggio importante dell’intervento del presidente Univa è stato dedicato all’allarme per il calo demografico, particolarmente grave nella nostra provincia, un calo che si è accentuato nei mesi della pandemia. Un messaggio che è stato rilanciato il giorno successivo dal presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, ospite d’onore all’evento Liuc. “Senza un’adeguata politica di sostegno alle nascite e di apertura all’immigrazione – ha sottolineato Blangiardo – l’Italia rischia in pochi anni di avere forti difficoltà non solo sul fronte previdenziale e del sistema sanitario, ma anche sul mercato del lavoro e quindi sulla crescita economica”.
Proprio per questo scenario il presidente di Univa ha promesso a breve termine una iniziativa di aiuto alla genitorialità per la quale ha chiesto fin d’ora sostegno e impegno comune. Sostegno e impegno che Grassi ha accompagnato con parole di fiducia in tutta la relazione, sulla possibilità, e ancora di più sulla necessità di riprendere una strada di crescita non solo per le imprese, ma per tutta la società.
E questo pur senza nascondersi le difficoltà e i punti critici. Il presidente Univa ha infatti sottolineato come Varese e la sua provincia, pur confermandosi una solida realtà nelle sue forti tradizioni industriali, stanno perdendo posizioni anche in settori fondamentali come quello delle esportazioni, così come sono in ritardo sul fronte degli investimenti per la transizione digitale, mentre in settori come il tessile-abbigliamento ci sono filiere che faticano a tenere il passo con le innovazioni.
Ma mettere a fuoco i problemi è anche fare un primo passo per la loro soluzione. Ecco quindi il forte richiamo, in primo luogo alle imprese, all’esigenza di cambiare passo, di sfruttare le opportunità della nuova fase di crescita che stiamo vivendo, di cavalcare quella rivoluzione digitale che può garantire guadagni di efficienza e produttività.
Varese e la sua provincia hanno grandi risorse che tuttavia non riescono ad esprimere tutto il loro potenziale, anche perché molto è rimasto incompiuto, come nel caso delle infrastrutture. La Pedemontana ne è un esempio anche se all’orizzonte sembra esserci una nuova ripresa dei lavori. Ma anche Malpensa continua ad essere penalizzata dalla mancanza del collegamento con la linea ferroviaria del Sempione, pochi chilometri che inserirebbero l’aeroporto nei grandi assi europei e nell’alta velocità e che restano bloccati per i ricorsi degli ambientalisti contro un mezzo di trasporto meno inquinante di tanti altri e cioè la ferrovia. L’intervento di Grassi è stato quindi una dichiarazione di volontà operativa e di fiducia nella partecipazione di tutti ad un cammino di sostenibilità e crescita.
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