Per Gesù è ‘beato’ chi fa il bene senza ricompense terrene, perché avrà una ricompensa più grande nella vita futura. La beatitudine consiste nel prendere parte al regno di Dio, immaginato come un grande banchetto. La parabola, infatti, presenta il caso di un uomo che ha imbandito una grande cena e chiama gli invitati attraverso ‘il suo servo’. Ma qui cominciano le amare sorprese… Molti non accolgono l’invito per vari motivi: chi ha acquistato un campo, chi ha comperato un paio di buoi, chi sceglie di stare con la propria moglie.
L’accento è posto sulla preferenza di Dio per gli ultimi: perché i primi hanno opposto un rifiuto. Qui si espongono le cause del rifiuto: il possesso, il commercio, il piacere… Chi fa la cena e chiama tutti a parteciparvi è il Signore, che vuole che “tutti gli uomini siano salvati” (1Tim 2,4). Abbiamo qui l’immagine della salvezza offerta a tutti i popoli.
Il servo di cui si parla è Gesù, colui che si è fatto servo per amore del Padre e dei fratelli. L’ora della cena è la sua venuta sulla terra, com’era stato promesso nell’Antico Testamento. Il rifiuto degli invitati è totale, con le scuse più diverse. Ognuno, del resto, va verso l’oggetto del suo desiderio; ognuno è fatalmente attratto dal suo ‘tesoro’.Il ricco è fatalmente alienato nelle cose che ha. Anche il commerciante rifiuta, perché valuta i propri interessi, ma non si pone interrogativi sulla vita spirituale ed eterna. Il terzo motivo di rifiuto – anche se la vita di famiglia non dev’essere un impedimento nel rispondere all’invito del Padre – si capisce nel caso in cui il coniuge diventa un piacere della vita, al punto che – come nei casi precedenti – risulta più importante di Dio.
Al posto di coloro che hanno rifiutato l’invito vengono invitati i poveri e i pagani. È a loro che si spalanca la via che conduce alla cena del regno di Dio. Perché è in loro che Gesù trova le condizioni da lui proclamate come fondamentali per potervi essere ammessi. Così abbiamo la lezione da imparare: tutti quelli che credono di salvarsi con i loro mezzi e le loro osservanze (i farisei di ieri e di oggi) resteranno fuori dalla sala della cena, fino a quando non si metteranno anche loro tra gli ultimi e gli esclusi.
Quante volte il nostro cuore sceglie altri inviti e rifiuta quelli di Dio! Ma lui ci aspetta sempre: vuole far festa con noi, vuole che partecipiamo con tutto il cuore, anche con la nostra povertà. Ogni giorno siamo chiamati gratuitamente a partecipare al banchetto della Parola e del Pane. Accogliamolo con gioia e riconoscenza!
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