Ho sentito della volontà del comune di abbattere i tigli e gli ippocastani che ornano Piazza Mazzini a Tradate. A sostegno di questa posizione dell’ente pubblico vi è una perizia fatta da un tecnico specializzato.
Molti cittadini si sono mobilitati perché il comune non faccia una simile azione.
Come Presidente dell’Associazione Amici della Terra Varese, ho inviato una lettera al Sindaco che dice questo:
“Il comitato dei cittadini che protestano, giustamente parla della vitalità degli alberi che deve essere rispettata per prima. Ma, occorre tener conto che la vitalità, ad un certo punto sia per malattie e tempo e, magari per cattiva manutenzione, viene meno. L’albero, quindi, diventa pericoloso e va estirpato perché non faccia danni.
I cittadini però, devono essere informati della situazione e, di conseguenza, collaborare, muovendosi solo se in sicurezza e non parcheggiando presso gli alberi.
Sarebbe opportuno e consigliabile, quindi, che, da subito, il Comune segnali i luoghi pericolosi mettendo picchetti e cartelli che avvertano le persone e, quindi, facciano capire che il passaggio e il parcheggio degli autoveicoli è pericoloso e di conseguenza vietato.
La questione è di metodo. Cambia il paesaggio e naturalmente la cittadinanza è impressionata.
Occorre, a questo punto, tenerne conto e procedere con interventi non contestuali, ma programmati nel tempo.
Tra i primi interventi da effettuarsi, sarebbe giusto che il Comune controllasse l’operato e l’efficienza dell’Ufficio del Verde pubblico e che lo stesso, svolga correttamente i suoi compiti verso la miglior salvaguardia delle piantumazioni.
Quali sono le prescrizioni del Piano del Verde approvato dal Comune?
In secondo luogo, riterremmo giusto che il Comune si munisca del parere di un altro tecnico del verde con la massima urgenza.
Facciamo presente l’opportunità di non seguire la moda che volge verso le piante orientaleggianti invece consigliamo la piantumazione di alberature autoctone che gradualmente vadano a rimettere il verde nel panorama urbano.
Chiediamo copia dei permessi ricevuti dal Comune per poter programmare la sistemazione della Piazza Mazzini.
La Soprintendenza è già stata consultata?”.
La speranza è che il Sindaco possa seguire quanto dico nella citata lettera. Ho sentito che un Assessore comunale è intervenuto lamentandosi delle critiche, dicendo che i cittadini protestavano per cinque alberi, quando il Comune ne aveva già piantati una pluralità di nuovi.
Non è questa una ragione per non procedere con gradualità e facendo quello che prescrive il fitopatologo.
Magari esagero, ma se davanti ad una fucilazione di cento uomini ne vengono uccisi 10, non trovo ci sia un motivo per essere soddisfatti. Ne sono morti comunque 10. Questo volevo dire, prima di procedere a stravolgere Piazza Mazzini, facciamolo con accortezza e basandoci sui criteri scientifici.
You must be logged in to post a comment Login