Di cosa si parla quando dico ‘io’ ? Di un prodotto casuale della storia, di una evoluzione biofisica oppure dell’ espressione di un essere evoluto e chiamato. E poi: che rapporto ha un io con le circostanze che spesso non sceglie ? E con l’universo delle stelle, con l’arte, con un fiore ?
Sono tante le domande che emergono dal titolo del prossimo Meeting di Rimini: “Il coraggio di dire io”, sintesi suprema -commenta Andrea Moro neuro linguista e scrittore- di ciò che definisce l’umano.
La frase della 42a edizione della manifestazione, presentata nel corso di una diretta You Tube, è tratta dal diario del filosofo danese Søren Kierkegaard, che in quelle pagine riflette sulla incapacità contemporanea di esprimere in modo personale le proprie convinzioni più profonde e sulla difficoltà di condividerle. Un handicap che finisce per lasciare spazio ad una indifferenza generale rispetto alle domande più importanti e più decisive per la vita di ognuno. Considerazione ripresa in diverse occasioni da don Luigi Giussani, che ha sempre sottolineato l’urgenza di una consistenza dell’ “io” per poter trovare un compimento della propria vita, una risposta al desiderio di felicità, di bellezza, di giustizia.
“La parola ‘ io’ -prosegue il professor Moro- non è concepibile come atomo isolato. Le più recenti ricerche nel campo del linguaggio dei bambini concordano sul fatto che la conquista di una autocoscienza dell’ io passa per il rapporto con il tu dei genitori “.
Il Meeting come racconterà questo passaggio ? Ci saranno alcune testimonianze dall’America di persone che hanno attraversato il lungo deserto dell’individualismo e dell’estremismo ideologico per approdare ad una amicizia disinteressata dove il Noi nasce dal di dentro della persona. Una mostra realizzata da alcune donne di Kampala che racconta come l’unità, nata intorno al fatto cristiano, sia riuscita a vincere la battaglia contro l’Aids. Il concerto di apertura con il violinista Uto Ughi dove il maestro spiegherà in musica come l’insieme di una orchestra nasca dalla valorizzazione di ogni singolo strumentista. Una rappresentazione nel centro di Rimini di una parte della Divina Commedia in cui i versi di Dante (di cui ricordiamo i 700 anni dalla morte) esprimeranno il coraggio di un io in lotta contro il potere politico ma anche ecclesiale. E poi un ricordo di Pasolini partendo da una sua frase contenuta nelle Lettere Luterane: “Se qualcuno ti avesse educato, non potrebbe averlo fatto che con il suo essere, non col suo parlare”.
Altro tema caldo della kermesse riminese sarà quello del lavoro: “Usciamo da una situazione di grave crisi -spiega Giorgio Vittadini Presidente della Fondazione Sussidiarietà’- dove la recriminazione prevale sulla speranza. Se da un lato è vero che solo l’Italia ha perso novecentomila posti di lavoro, dall’altro in tutto il pianeta, entro il 2030, milioni di persone troveranno nuove occupazioni che oggi non ci sono. Si tratta di essere pronti e uscire da una logica di assistenzialismo per scoprire il coraggio di sperimentare nuove strade”. Un talk show quotidiano, dal vivo al Meeting e in differita su You Tube, darà voce agli imprenditori che hanno vissuto la crisi come una opportunità, trasformando le proprie imprese e realizzando forme di lavoro diversificate, solidali e sostenibili.
“Il coraggio di dire ‘io’ -conclude Bernhard Scholz Presidente del Meeting (che è stato ricevuto dal Presidente Mattarella il 19 Maggio scorso insieme ai vertici dell’associazione) – esalta la creatività, porta alla responsabilità, apre al dialogo. Il coraggio di dire ‘io’ è proprio l’antidoto all’individualismo, al narcisismo, alla ricerca di visibilità che caratterizzano troppo spesso la vita pubblica ed economica con il loro rifiuto di impegnarsi con l’altro e di accettare la sfida di una relazione”.
La presentazione “Meet the Meeting”, ha visto coinvolte più di 100 città in Italia e all’estero che hanno organizzato – nel rispetto delle restrizioni sanitarie – degustazioni, serate musicali, incontri ed eventi per assistere insieme alla diretta dalla Fiera di Rimini. E proprio dalla Fiera andrà’ in onda, per i sei giorni della manifestazione, anche una web radio realizzata, insieme al sottoscritto, dagli universitari di Camplus.
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