Sarà un aggancio tra la spiaggia di Kitty Hawk, quella del primo volo di un velivolo “più pesante dell’aria”, e il Pianeta Rosso, la nuova frontiera del genere umano. Un piccolo frammento del tessuto che ricopriva il Flyer dei fratelli Wright, alzatosi in cielo (di poco e con vari sobbalzi) il 17 dicembre 1903, sarà infatti a bordo di Ingenuity, il drone-elicottero che la Nasa ha aggiunto al bagaglio operativo di Perseverance, il nuovo e ultimo rover spedito su Marte.
Il fatidico giorno che unirà un passato glorioso a un presente denso di aspettative (soprattutto per il dichiarato intento di trovare tracce della vita su un pianeta che ogni giorno sembra sempre di più una “ex Terra”) è ormai in arrivo. Come ricorda il sito di Rainews riportando le frasi di Bob Balaram, ingegnere capo dell’eli-drone, il primo volo di Ingenuity potrebbe avere presto. Ma non è detto che poi non si renda necessario uno slittamento perché per questi voli, preceduti da un macchinoso dispiegamento dell’elicotterino, è necessario essere sicuri che ci siano le condizioni ideali. Il piccolo frammento del Flyer, avvolto da un nastro protettivo, è stato alloggiato sotto al pannello solare del velivolo sbarcato su Marte.
In realtà non è la prima volta che il Flyer viene “saccheggiato” per diventare un testimonial, oltre che di una primizia che avrebbe rivoluzionato tante cose della vita umana, anche di un futuro che procede oltre il nostro pianeta: pure Neil Armstrong e Buzz Aldrin, i primi due astronauti scesi sulla Luna, avevano un pezzo di quell’aereo (era un frammento di legno, nella fattispecie). La stessa cosa era poi accaduta nel 1998 con John Glenn, il primo statunitense mandato in orbita attorno alla Terra: a 77 anni, nuovo record d’età per un astronauta, salì sullo Shuttle della missione STS-95 avendo con sé una mini-reliquia del Flyer.
“Orville e Wilbur sarebbero felici di sapere che un pezzo del loro velivolo, che fu in grado di volare appena per un quarto di miglio, si appresta a vivere una nuova avventura su Marte”, spiegano gli eredi dei fratelli Wright (frase tratta dal sito Marsdaily). Il “maiden flight” di Ingenuity sarà molto semplice: decollo in verticale fino a tre metri di altezza, trenta secondi in assetto stazionario, quindi rotazione su se stesso e “ammartaggio”. Una breve rotazione di pale, un grande passo per l’umanità. E per il volo, così come lo concepiamo noi umani.
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