In dialogo con papa Francesco (“il nucleare è immorale!”) usciamo dalla pandemia della guerra contro la natura (e quindi delle guerre fratricide tra gli umani).
In occasione della Giornata mondiale della salute proclamata dall’ONU ribadiamo, in dialogo ideale con il Papa, quanto abbiamo già proposto con il nostro appello NO ARSENALI SÌ OSPEDALI.
Apriamo così una nuova finestra con un messaggio condiviso che possiamo così sintetizzare: per “stare bene” in modo solido, razionale, universale, occorre convertire le spese militari in investimenti per la salute pubblica. La salute delle persone esige un ambiente risanato nella prospettiva di una conversione ecologica dell’economia. In questa ottica, c’entra moltissimo, come recita l’appello, aderire al Trattato di proibizione delle armi nucleari, ritirarsi dalle guerre neocoloniali in cui siamo coinvolti come italiani ed europei, cessare il fuoco in tutti gli angoli del mondo. Richiamiamo anche il “digiuno di giustizia”, promosso da “Cantiere Casa Comune“, che ha chiesto, il 7 aprile scorso, davanti al Parlamento italiano, nuove leggi in attuazione del diritto umano della libertà di circolazione contro le politiche migratorie razziste. Dobbiamo mostrare concretamente più umanità e solidarietà con le vittime di un sistema che è presidiato dall’arma atomica, giustificata a difesa del privilegio di pochi super-ricchi e super-potenti e, purtroppo, con la minaccia dell’annientamento di intere popolazioni.
Come ammoniscono gli ecopacifisti tedeschi che hanno marciato il lunedì di Pasqua a Buchel, la “nuova Comiso” (perché pare sia stata scelta ad essere la prima ad ospitare le nuove atomiche americane B-61-12), siamo certi che l’unico modo per prevenire una guerra nucleare sia abolire tutte le armi nucleari. Ecco perché chiediamo, come gesto forte, la firma del trattato sulla proibizione delle armi nucleari da parte del Governo dello Stato Italiano, assieme ai pacifisti tedeschi che si rivolgono allo Stato Tedesco.
Mario Agostinelli Alex Zanotelli – missionario comboniano, Alfonso Navarra – Disarmisti esigenti, Ennio Cabiddu – Sardegna pulita, Mario Agostinelli – Laudato Si’
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