“Come si fa a vivere con meno di 8.000 euro al mese?”: non sono le parole esatte della domanda che si è fatta qualche anno fa un noto politico regionale lombardo quando il suo stipendio diminuì, ma il concetto è questo.
Ora con la svalutazione e i disastri economici che si susseguono infrenabili in questo mondo globale, vien da pensare che gli ottomila sono saliti a diecimila euro. Contemporaneamente al “povero” politico si trovano in difficoltà economiche una infinità di persone costrette a ingegnarsi a vivere con poche centinaia di euro al mese, ossia sotto la così detta “soglia di povertà”,
Stiamo vivendo una realtà molto difficile da interpretare, da comprendere e l’umanità deve affrontare continui momenti sempre diversi tra di loro. Diversità reale o solo apparente? A ben studiare le sfaccettature che rendono diversi gli aspetti degli eventi, ai nostri miopi occhi appare nel profondo, nel nucleo delle situazioni, un importante elemento sempre presente: la “stupidità umana”, che troppo spesso sfugge alla nostra attenzione.
Un esempio? Il cargo incastrato nel canale di Suez che, come tutti sappiamo è nel deserto dove da sempre imprevedibili tempeste di sabbia con venti fortissimi squassano l’atmosfera. Ai nostri giorni, grazie alle tecnologie satellitari, questi eventi atmosferici sono relativamente più prevedibili. L’immenso cargo, con le sue eccezionali dimensioni, con i potenti motori per forza di cose al minimo, pone un immenso impatto ai venti, per cui è inevitabile l’impossibilità di manovrarlo adeguatamente nell’esile dimensione di un canale artificiale, anche di fronte ad un vento non molto potente, figurarsi un ghibli. Quel “giocattolino” lì non doveva e non poteva entrare lì, se non avendo la matematica certezza di una tranquillità atmosferica. Risultato? Canale bloccato con fermo forzato di centinaia di altre navi. Il petrolio è aumentato subito di almeno cinque euro, ma tutte le merci costeranno molto di più. Per questo errore, lì sul canale di Suez, un sacco di persone site a migliaia di km di distanza entreranno in sofferenza trovandosi a lottare con soglia di povertà molto più severa. Non c’è una certa stupidità in quanto raccontato?
Dicono che i momenti di stupidità fortunatamente sono pochi! Non è vero, come mostrano gli eventi della pandemia, le dichiarazioni a pioggia dei nostri politici, le continue litanie di quelli che si dichiarano epidemiologi, virologi, igienisti e così via: nella loro saggezza apparente non sono invece un po’ stolti?
E poi che giudizio dare di una situazione economica dove ci sono pochi ricchi e milioni di poveri che vivono sotto questa maledetta soglia di povertà? Ricchi preoccupati per i loro soldi inutili (come li impieghi? a che servono?) e gente senza il minimo per vivere?
Nel frattempo vediamo moltiplicarsi nelle nostre piazze le manifestazioni in reazione ai provvedimenti che i responsabili devono imporci, nell’apparentemente inutile tentativo di dominare la situazione pandemica.
Il virus imperterrito continua a far ammalare e spesso ad uccidere, favorito dalla nostra incapacità di mettere in atto contatti, necessari per vivere, ma igienicamente veramente sicuri: cosa fare? Organizziamo una manifestazione di protesta contro! Così aumentano gli scambi e l’epidemia impazza! Siamo proprio convinti che i responsabili già non conoscano le situazioni? O il manifestare serve a dar sfogo alle nostre tensioni, alle nostre preoccupazioni, alle nostre paure?
La scuola ha necessità di lezioni con presenza reale degli allievi, è vero! Ma le varianti del virus (specialmente quella inglese) aggrediscono i giovani che all’inizio sembravano più protetti: per cui cosa fare? Fortunatamente le tecnologie odierne permettono lezioni a distanza, che ovviamente hanno limiti, per cui minor efficacia di insegnamento con minor apprendimento. E allora? Facciamo una manifestazione di protesta. Perché al posto di manifestare non suggeriamo adeguati rimedi? Per esempio; fare in modo che le aule scolastiche abbiano ricambi d’aria sufficienti a proteggere la respirazione dei ragazzi con efficacia.
Molti di buon senso hanno sottolineato che criticare senza proporre rimedi alternativi “non vale”; troppo facile, troppo comodo stroncare e non suggerire soluzioni.
È sempre drammatico il fine vita, è ovvio, specialmente quando sono imposte sofferenze terribili, solitudine, disperazione ma è anche drammatico vivere male per la miseria causata dalla epidemia, sostenuta non solo dal virus ma anche dalla stupidità umana, e troppo spesso dalla perfidia umana.
Terribile l’esperienza dei vaccini nella nostra regione lombarda dove si è allegramente consumata una notevole dose di stupidità per cui siamo in arretrato nella protezione di tutti i lombardi. La stoltezza di non saper vedere che, dietro quelle piccole siringhe dagli aghi sottilissimi, ci sono le importantissime vite dei singoli, vite uniche, irripetibili, è qualcosa di sconvolgente. Per fortuna Galimberti sindaco è riuscito a realizzare il centro vaccinazioni alla Schiranna per noi varesini!
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