Il cervello è un organo affascinante e complesso e noi umani appartenenti alla categoria homo sapiens sapiens abbiamo, rispetto alle altre specie viventi, il cervello più grande in rapporto al peso corporeo (il cervello pesa circa 1 kg e 4 etti il 2% del peso corporeo) con prominenza della corteccia cerebrale, in particolare del lobo frontale, dedicato a funzioni complesse come il pensiero astratto, il linguaggio, l’empatia e la moralità. (Marco Magrini Cervello manuale dell’utente). Caratteristica del cervello è l’intelligenza, prontezza, vivacità della mente abilità e perizia nel fare qualcosa (dizionario Sabbatini Coletti). La Piccola Treccani definisce l’intelligenza il maggiore e minore sviluppo di alcune facoltà psichiche come la memoria associativa la capacità di reagire a stimoli esterni ed interni.
Noi essere umani impieghiamo circa 9 mesi per svilupparci prima di venire al mondo ed è affascinante sapere che il cervello e le cellule nervose originano dall’ectoderma che è il più esterno dei tre strati che costituiscono il piccolissimo embrione. Queste cellule possiedono in sé una toti-potenza, pronte a specializzarsi possono diventare cute, smalto dei denti e neuroni. In quest’ultimo caso il neuro-ectoderma si riorganizza per costituire il tubo neurale, la fabbrica dei neuroni.
Ormai è noto che durante la vita fetale nel grembo materno, il futuro bambino è in grado di sentire e, vivendo in simbiosi con la madre, ne percepisce indirettamente gli stati d’animo, sente il calore all’interno del liquido amniotico che lo avvolge.È importante quindi che la mamma osservi attente regole per tutelare al meglio il suo bambino, evitando di fumare, attenendosi ad una corretta alimentazione e facendo un moderato esercizio fisico.
Quando il bambino nasce inizia una battaglia neuronale poiché gli stimoli che arrivano dall’esterno, come ad esempio il suono delle voci e gli stimoli visivi, fanno scaricare i neuroni con continui impulsi. Il piccolo umano cresce e rispetto agli altri esseri viventi deve essere accudito e accolto e al tempo stesso stimolato perché è in questo periodo che si forma l’imprinting, la base della futura personalità; questo è un processo che dura fino ai tre anni. L’intelligenza è un dono che va coltivato, incanalato, stimolato con la perseveranza.
Il cervello è costituito da diversi tipi di neuroni che sono specializzati in una particolare funzione: ci sono i dendriti per le varie sinapsi, collegamenti tra i vari neuroni, microglia, assoni, che servono come le autostrade a trasmettere l’impulso nervoso. Ciò che è importante è farlo funzionare, più lo si usa più creiamo nuovi collegamenti, nuove reti neuronali. Questo costituisce la plasticità ovvero il continuo sviluppo e mutamento. Infatti, anche se in seguito a lesioni il cervello può avere perso delle funzioni con l’esercizio e l’apprendimento si possono aiutare altre aree a diventare vicarianti. Se il cervello non viene usato va in atrofia e i neuroni muoiono.
Per farlo funzionare al meglio occorre il giusto nutrimento, il glucosio; meglio se si introducono carboidrati complessi che danno un minor picco glicemico e una minore risposta dell’insulina ormone ipoglicemizzante. Occorrono acidi grassi (meglio gli omega tre) contenuti ad esempio nel salmone e nel pesce azzurro e nei semi di lino. Importante è anche il riposo, è necessario dormire almeno 7-8 ore al giorno perché durante il sonno si eliminano le tossine accumulate. Il sonno per alcuni può essere un momento creativo dove si possono elaborare nuove idee e progetti. Occorre inoltre l’esercizio fisico che fa rilasciare le endorfine, sostanze necessarie per il nostro benessere psicologico. (Un consiglio valido per tutti per imparare ad usare in modo corretto la nostra mente sono i cruciverba e la lettura)
Le parole crociate aiutano a sviluppare anche la memoria (nel nostro cervello è rappresentata a livello anatomico funzionale dal circuito di Papez) che si differenzia in memoria a breve e a lungo termine, esplicita, implicita, memoria semantica spaziale.
Si è scoperto inoltre che le emozioni possono influenzare il processo mnemonico di acquisizione dei dati e questo perché abbiamo un collegamento con il sistema limbico.
Il nostro “bambino” sta crescendo e presto si affaccerà al periodo bello ma difficile dell’adolescenza, un ‘ età caratterizzata dallo sviluppo psico somatico e da un bombardamento ormonale. Importante in questa fase della vita è non lasciare il ragazzo da solo, ma nemmeno soffocarlo con le nostre ansie; occorre accompagnarlo nel suo percorso in modo discreto ma presente e chiaro.
L’intelligenza si declina anche in quella emotiva che è la capacità di capire e comprendere l’altro (l’empatia).È una caratteristica più sviluppata nel genere femminile. Infatti i disturbi dello spettro autistico sono più frequenti nel sesso maschile.
Un altro tipo di intelligenza che è stata introdotta nella nostra epoca è quella artificiale che si è sviluppata nei più svariati ambiti. In cibernetica si riferisce alla parziale riproduzione dei processi della mente umana.
I primi esperimenti iniziarono nel 1950 con il test di Turing che serve per misurare l’intelligenza di un computer. La novità è che le macchine a cui noi stiamo fornendo dati e programmi stanno imparando ad imparare e a generare nuovi collegamenti una sorta di “deep neural network”, una branca del “machine learning” basata su una serie di algoritmi che operano calcoli a più livelli come a simulare gli strati gerarchici della corteccia cerebrale. Il deep learning è stato reso possibile grazie alla convergenza di tre fattori: l’aumento costante nella capacità di calcolo dei microprocessori; lo sviluppo di nuove tecniche e nuovi algoritmi più sofisticati; la disponibilità di grandi basi di dati per allenare i muscoli della intelligenza artificiale. La Legge di Moore (la potenza di calcolo raddoppia ogni due anni) sta per superare i suoi limiti fisici dei chip tramite lo sviluppo di GPU, microprocessori per la grafica che operano in parallelo e sono i più efficienti. (Marco Magrini Il cervello) Più si utilizzano i pc più si creano nuovi contatti e si elaborano nuovi algoritmi. Non sappiamo esattamente cosa avviene all’interno dei computer, come viaggia un impulso di clock e che via alternativa potrebbe seguire.
L’intelligenza artificiale potrebbe essere bene impiegata in agricoltura e nei rapidi cambiamenti climatici e potrebbe essere definito da Bill Gates ed altri celebri imprenditori “un rischio esistenziale”.
Per approfondire: - Il cervello manuale dell’utente di Marco Magrini (Giunti) - The Game di Alessandro Baricco (Einaudi) - Abbi il coraggio di conoscere di Rita Levi Montalcini (Corriere della sera)
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