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Società

MAGIA PROPULSIVA

FLAVIO VANETTI - 19/02/2021

farfallaPrima di tutto, la riflessione-sintesi: la Natura non finirà mai di stupirci e di provare quanto sia più avanti, spesso nella sua semplicità, di noi umani. Qualche mese fa i tecnici di Airbus avevano concluso che, nell’ottica di una gestione dei voli di linea più efficiente e “risparmiosa”, è il caso di mettersi a imitare il volo in formazione delle oche. Adesso dalla Svezia arriva un altro interessante studio sul volo degli animali, con possibili e utili ricadute sulla nostra tecnologia.

Si parla di farfalle, insetti da ammirare non solo per i colori ma perché il loro battito d’ali è a dir poco portentoso: vale – assicurano Christoffer Johansson e Per Henningsson della Lunds University – la capacità propulsiva di un jet. Lo studio, intitolato “Butterflies fly using efficient propulsive clap mechanism owing to flexible wings” è stato pubblicato sul Journal of Royal Society Interface, mentre sui siti italiani trovate una buona recensione su Greenreport.it.

L’assunto dei due ricercatori è di smentire un pensiero comune: quello che le farfalle abbiano ali troppo grandi e sproporzionate rispetto alle dimensioni corporee e che quindi, sul piano aerodinamico, siano inefficienti rispetto al volo. È vero invece il contrario: lo svolazzare in modo pigro nasconde una vera magia propulsiva. In questo modo è stata finalmente confermata una teoria che risale addirittura agli anni 70, secondo la quale le grandi ali, battute assieme, permettevano alle nostre care butterflies di decollare meglio. Oggi che la tecnologia offre mezzi più raffinati per le indagini, il sospetto è stato provato. I due scienziati svedesi hanno utilizzato una galleria del vento e, attivando telecamere ad alta velocità, hanno filmato l’abilità di volo unica di questi insetti.

Henningsson ha spiegato a Bbc News che “le ali si comportano in modo piuttosto interessante: il bordo iniziale e quello finale si incontrano prima della parte centrale, formando una forma a tasca. Pensiamo che questo tipo di comportamento migliori il battito perché forma una bolla d’aria tra le ali che, quando collassano, rende il ‘jet’ ancora più forte ed efficiente”.

Chicca aggiuntiva: le ali flessibili aumentano notevolmente la forza creata dal battito, migliorandone l’efficienza del 28 per cento, cosa che gli autori dello studio descrivono “come un dato enorme per un animale volante e come un grande vantaggio evolutivo di fronte ai predatori”. In breve: un decollo ultra-rapido permette di sfuggire alle grinfie di chi ti vuole catturare e, di norma, “magnare”.

Dicevamo dei possibili vantaggi per noi poveri e boriosi umani: non riguardano noi stessi, perché non siamo “alati”, ma possono avere a che fare con mezzi che manovriamo. Johansson e Henningsson Invitano a valutare a fondo questo comportamento “cupshape” per ottenere efficienza ed efficacia. Da applicare a che cosa? Ad esempio a droni e a veicoli sottomarini che utilizzano già sistemi di propulsione basati sul movimento di ali, ma con grandi limitazioni. La potenza da jet delle farfalle, mascherata da leggiadria, potrà regalare nel futuro drastici miglioramenti.

Rassegna Corriere.it

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