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Cultura

BAYREUTH FU IL PRIMO

LIVIO GHIRINGHELLI - 29/01/2021

bayreuthLa vita musicale dell’Ottocento, retaggio delle corti e dei salotti del secolo precedente, si insedia nelle sale da concerto. Dalla società divenuta industriale è poi emersa la nostra civiltà caratterizzata dalla produzione in serie, dalla ripetizione, dal vertiginoso sviluppo della comunicazione. La musica è diventata una merce. Elementi essenziali della vita musicale del Novecento sono i festival musicali che, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, hanno costituito una sorta di contrappunto colla società, precedendo alcuni l’evoluzione, altri riflettendo, altri ancora facendone parte integrante. Wagner, esule a Zurigo, sogna di ricollegarsi alle arti sceniche, liberandosi dai condizionamenti del dilettantismo, dominante nei teatri lirici di corte e in quelli di provincia. Esige cantanti migliori per rappresentazioni di prim’ordine concentrate nel tempo, con gratuità di posti e successiva distruzione del teatro stesso. Finalità dell’operazione artistica deve essere il carattere unico e disinteressato.

Nel 1876 nascerà da questa idea il festival di Bayreuth. In una lettera del 14 settembre 1850 al pittore Ernest Benedict Kietz Wagner sviluppa le sue idee sulla Morte di Sigfrido, prima versione del Crepuscolo degli Dei e preannuncia che l’opera dovrà essere rappresentata gratuitamente in un teatro di legno, poi da demolire. Un anno dopo decide di ampliare il progetto iniziale, per trasformarlo in una Tetralogia. Il testo poetico, da lui pubblicato a sue spese nel 1853, compare nel 1863 con una prefazione, in cui si ritorna sul concetto di teatro provvisorio e sulla concentrazione delle prove, aggiungendovi la sua concezione architettonica.

Egli reagisce contro lo stato miserevole delle consuetudini interpretative vigenti. Pensa ad una localizzazione al di fuori dei grandi poli culturali (Monaco, Vienna, Berlino, Dresda, Lipsia), ma mal centro d’Europa e prevede la necessità di una Fondazione a sostegno finanziario. A Bayreuth Luigi II di Baviera verrà al soccorso con ricche elargizioni. Nel 1876 questa cittadina di provincia della Baviera settentrionale ospiterà il primo festival. “Le installazioni tecniche, gli scenari, tutto ciò che concerne l’opera d’arte saranno di prima qualità; i cantanti e gli orchestrali riceveranno soltanto una indennità”. “A Bayreuth si lavora; il denaro si guadagna altrove”. Il 13 agosto 1876 viene rappresentato per la prima volta L’oro del Reno; la settimana successiva le altre tre opere dell’Anello del Nibelungo. Si tratta di un’utopia realizzata.

La proliferazione dei festival dopo il 1970 sarà il prodotto di un fenomeno sociale. Quello di Salisburgo (1920), nel periodo seguito al crollo dell’Impero austro-ungarico, rimane espressivo di quella fase postbellica. Il Festival di Salisburgo viene abbondantemente sovvenzionato a tutti i livelli di governo nel corso dell’ultimo secolo. I festival operistici americani dipendono invece in larga misura dalle sovvenzioni del settore privato.

Una personalità catalizzatrice è spesso all’origine del varo di un festival. Quello di Aldenburgh in Inghilterra è caratterizzato dalla presenza di Benjamin Britten, quello di Brescia nasce come omaggio al pianista Arturo Benedetti Michelangeli, quello di Lucerna si costruisce attorno al direttore d’orchestra Ernest Ansermet. Montreux, dopo l’armistizio del 1945, vede trovarvi rifugio alcuni grandi nomi sopravvissuti ai due lati del fronte: Strauss e Furtwä ngler per un lato, Markevič, Szigeti, Krips per l’altro. Rudolf Bing per il suo primo festival si crea un quartetto per pianoforte così formato: Szigeti (violino), Primrose (americano, viola), Fournier (francese, violoncello) e Artur Schnabel (tedesco, pianoforte). Richard Strauss è uno dei fondatori del festival mozartiano di Salisburgo. Bergen esiste perché vi è morto Grieg. Il festival di Brno (Repubblica ceca) parte dall’opera dei compositori boemi Martinu e Janaček; quello di Linz è interamente dedicato a Bruckner. La lunghezza dei festival varia da un fine settimana intensivo a un periodo di parecchi mesi (festival delle Fiandre). Stagioni privilegiate primavera estate e inizio autunno.

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