Con Norbert Wiener (1894-1964) nasce nel 1943 la cibernetica grazie al famoso articolo “Comportamento, scopo e teleologia” per la rivista Philosophy of Science.Il nome del movimento è assunto come neologismo dal greco kybernétes, timoniere, volendo ricordare che i motori per il governo delle navi sono una delle prime e meglio sviluppate forme di meccanismo a feedback. Statunitense di origini ebraiche Wiener studia fisica e filosofia rispettivamente con Bridgmann e George Santayana. Consegue il dottorato in logica matematica a Harvard nel 1913, quindi prosegue le sue ricerche in Europa a Cambridge con Bertrand Russell e a Gottinga con David Hilbert ed Edmund Husserl. Consegue la cattedra di matematica presso il MIT, occupandola dal 1919 al 1959. Si inte4ressa in particolare degli studi sui processi stocastici (processi legati a variabili casuali e non soggetti a condizioni deterministiche), descritti in chiave probabilistica, anche in rapporto ai risultati della meccanica quantistica.
Grazie a un impegno di tipo interdisciplinare indotto dagli eventi del secondo conflitto mondiale nascono i primi sistemi di calcolo automatico, che includono processi di retroazione o feedback, permettendo la progettazione di sistemi di calcolo aperti allo scambio di informazione con l’ambiente esterno. Da queste procedure logiche, che fanno tesoro di un’adeguata strumentazione tecnologica e di studi sul funzionamento del sistema nervoso, si svilupperà la scienza dei calcolatori, onde “La cibernetica, disciplina di frontiera, che studia il controllo e la comunicazione nell’animale e nella macchina” (1947), “Dio e Golem. Un commento su alcuni punti, in cui la cibernetica tocca la religione” (1964).
I processi di equilibrazione dei sistemi complessi appaiono il risultato di uno scambio di informazioni tra sistema e ambiente, senza distinzione tra sistemi naturali e automi. Wiener vede nel sistema nervoso il modello naturale di sistema complesso retroattivo. Lo studio funzionale delle macchine e degli organismi viventi rivela differenze profonde, anche se l’analisi comportamentistica è in gran parte dello stesso tipo. Uno studio teleologico è utile se evita problemi di causalità e si limita a studiare il fine. La teleologia non è opposta al determinismo, ma alla non-teleologia. La cibernetica ha dato luogo a una vera e propria scienza della mente, che studia i fenomeni mentali in termini di meccanismi e di formalismi matematici. I neuroni si presentano come dispositivi a due stati, attivo e inattivo, rispondenti ai valori logici vero-falso. La concezione degli automi espressa da Wiener è vitalistica, accetta per gli organismi il tempo bergsoniano della durata e mantiene il più stretto meccanicismo. I nuovi sviluppi hanno illimitata possibilità per il bene e per il male.
La prima rivoluzione industriale rappresentò la svalutazione delle braccia umane di fronte alla concorrenza delle macchine. La rivoluzione industriale moderna è analogamente legata alla svalutazione del cervello umano, almeno nelle decisioni più semplici e ripetitive. La soluzione consiste nell’avere una società basata su valori umani, che non siano quelli di compra-vendita. Nell’opera più famosa di Samuel Butler(1835-1902), narratore, pensatore e artista, Erewon (1872), c’è la descrizione di una guerra civile, che contrappone macchinisti e antimacchinisti, con la vittoria dei secondi e la totale distruzione delle macchine. Per Wiener l’uso dei mezzi di informazione e dell’informatica a fini di lucro conduce a esiti sfavorevoli per lo sviluppo democratico della società. Il tema del controllo dell’informazione diviene cruciale. Gli aspetti primari della comunicazione sono fonte genuina di stabilizzazione, quelli secondari, legati al profitto, sono negativi (v. Dio e Golem). I mezzi più redditizi sono nelle mani della ristrettissima classe dei ricchi.
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