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La Lente d'Ippocrate

CUORE

MARCO VITALI - 24/12/2020

?????????????????In copertina il globo terrestre immerso nello spazio puntellato di molteplici stelle, una scrivania con appoggiato sopra un cannocchiale.

“Il mondo di Sofia” è un romanzo sulla storia della filosofia di Jostein Gaarder (autore norvegese), che è stato pubblicato da Longanesi in prima edizione nel 1994 e appartiene alla collana “GAJA SCIENZA 444”, che consiglio di leggere ai ragazzi adolescenti.

Viene descritto il rapporto dialettico tra una ragazza di undici anni, l’allieva, e un adulto, il suo maestro di filosofia.

Si incomincia dalle origini con la descrizione del giardino dell’Eden, passando poi attraverso i miti ai filosofi della natura, e quindi a Democrito, Socrate, Platone, Aristotele. Ciascun filosofo viene collocato e analizzato nel contesto del suo periodo storico. Si arriva a Cartesio (cogito ergo sum), Spinoza, Locke, Hume, Berkeley e quindi all’Illuminismo e a Kant (…il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me…), al Romanticismo (la via misteriosa va verso l’interno), Hegel (ciò che è razionale è reale) Kirkegaard, Marx, Darwin e Freud. Si fa riferimento anche a Gesù e al Cristianesimo e all’influsso da Lui esercitato su questi importanti pensatori. Un accenno importante viene rivolto anche all’autobiografia dei vari filosofi e al periodo storico in cui sono vissuti. Si conclude con il Big Bang, l’origine dell’universo.

Porsi delle domande, cercare di darsi delle risposte confrontandosi con il pensiero di studiosi e scienziati che sono vissuti prima di noi è il modo migliore per affrontare il nostro futuro così carico di incertezza.

Leggendo questo libro, ci ricordiamo che la terra è un piccolo pianeta immerso – come del resto il sole, la luna e gli altri pianeti – nella via lattea, la nostra galassia.

Gli astronauti e i satelliti orbitanti nello spazio ci hanno raccontato e fatto vedere, per esempio dalla stazione spaziale internazionale, come la terra si distingue nell’infinito per il suo colore blu, l’acqua dei nostri mari e oceani.

Forse dovremmo pensare ogni giorno, prima di affrontare le nostre caotiche giornate, alla terra e al sole come madre Terra e fratello Sole, secondo la lente di San Francesco.

Se la terra e il sole sono di tutti, allora siamo tutti fratelli! A tal proposito appare significativo ricordare il viaggio che San Francesco di Assisi compì per visitare il sultano d’Egitto Al Kamil nell’anno 1219. Lo spirito che animava San Francesco sconvolgeva in quanto spirito di “sottomissione” quando incontrava l’altro.

Lo spirito della sottomissione e della gentilezza non vanno interpretati come segno di debolezza ma di forza, in quanto fa emergere la verità, l’autenticità e il rispetto che ogni creatura merita (rapporto creatura-creatore).

Significa combattere, secondo lo spirito Ignaziano, quelle ideologie che portano a sottomettere le persone e renderle schiave; metodo basato sul divide et impera, sulla lamentazione e la tristezza.

Questo concetto si può riferire anche alla tecnica e alla tecnologia e al modo in cui queste possono renderci dipendenti, portandoci a compiere automaticamente certe operazioni senza avere le nozioni di base per comprendere ed utilizzare le diverse opzioni. Oggi siamo immersi in questo stile di vita che andrebbe meglio governato, perché non deve necessariamente essere escluso dal sistema chi non è in grado di utilizzare la tecnologia.

Se pensiamo al Natale e al modo in cui la nostra società vive questa importante festività, viene da pensare a cosa resterà dopo che lo sfavillio delle luci e la frenesia degli acquisti ad ogni costo saranno svaniti.

Chi continuerà a scaldare il nostro cuore?

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