Attualità

CULTURA IN DONO

DAVIDE GALIMBERTI - 24/12/2020

Vivere di cultura, vivere per la cultura. Non parlo solo di chi con il lavoro in cinema, teatri, concerti e sale porta a casa il pane per la propria famiglia. Ma anche di tutti noi, che in quegli spazi abbiamo visto crescere, maturare e svilupparsi la nostra vita sociale. Per questo credo di poter dire a ragione che ognuno di noi “vive di cultura” e, per lo stesso motivo, trovo fondamentale che, con il nuovo anno, questo mondo possa ripartire. In sicurezza, ovviamente, ma ripartire. È questo il mio auspicio natalizio, un dono che vorrei idealmente collocare sotto l’albero di tutti i varesini.

Perché la cultura abbia il primo piano che merita, occorre mettersi al lavoro da subito. Non solo per realizzare un calendario credibile della ripartenza, non solo per capire come rendere possibile il ritrovarsi pur con l’osservanza delle regole anti coronavirus. Ma anche, o forse soprattutto, per sensibilizzare i cittadini sul fatto che la cultura non deve fare paura. È impensabile infatti, per tutto quello che abbiamo passato, che, una volta riaperti i botteghini, le sale si riempiano da sé. Per mesi abbiamo detto e ci siamo sentiti dire che gli assembramenti avrebbero causato problemi e complicazioni nella gestione del contagio. Ora serve spiegare che, con le giuste precauzioni, tornare in un cinema o in un teatro non è pericoloso.

Parliamo di sensibilizzazione, di comunicazione, di risorse. Questo cammino sarà lungo e soprattutto costoso. Se la diffusione della paura, infatti, è quasi istantanea e tendenzialmente “gratis”, rimuovere quella stessa paura – condizione essenziale per ripartire – non è altrettanto semplice.

Sicuramente un aiuto arriverà dal vaccino anti Covid. Ma il “vaccino per la cultura”, per così dire, non potrà essere solo quello della campagna sanitaria e dovrà, anzi, comprendere tutte queste attività propedeutiche alla ripartenza.

La spinta deve essere sinergica e a tutti i livelli: Governo, Regioni, Comuni. È necessario coordinarsi quanto prima e muoversi con chiarezza. Come amministratore non esiterò a metterci la faccia e a fare tutto quanto possibile perché si possa ripartire. Per chi di cultura letteralmente vive, ma, in fondo, per ciascuno di noi. Cultura è infatti processo formativo della persona, affermazione d’una società equa, consolidamento della democrazia. Regaliamoci la cultura.

Davide Galimberti, Sindaco di Varese