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Economia

CHE IL CASO SIA CON NOI

GIANFRANCO FABI - 24/12/2020

nextGli auguri di rito per il nuovo anno vorrebbero ripetere quello che poco meno di due secoli fa diceva Giacomo Leopardi nel suo “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere”: “Coll’anno nuovo – scriveva- il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?”

Speriamo che questa volta sia vero, ma più che al caso guardiamo alla concretezza dei fatti e al nostro atteggiamento verso il mondo che ci circonda. È allora utile riservare un po’ di attenzione a quello che sta cambiando e che potrebbe portare qualche elemento di operosa fiducia per il prossimo anno.

Ci sono almeno quattro elementi che condizioneranno i prossimi mesi, vi è da augurarsi davvero in positivo, sul fronte dell’economia globale e della nostra vita quotidiana, due dimensioni queste, l’economia globale e la nostra vita quotidiana, che sono strettamente interconnesse.

Al primo posto c’è l’arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca. Il nuovo presidente americano rappresenta una svolta sotto molti profili, sia sul fronte interno, sia per quanto riguarda la prospettiva internazionale. Molto significativa la nomina del nuovo segretario al Tesoro, quella Janet Yellen, che negli anni scorsi alla guida della Fed, la Banca centrale americana, ha dimostrato di voler perseguire due obiettivi ugualmente importanti. Da una parte una espansiva politica monetaria per sostenere la crescita economica con una particolare attenzione alla creazione di posti di lavoro. Dall’altra il ritorno a regole più rigide e controllate per il sistema finanziario per evitare bolle speculative su tipo di quelle che hanno provocato la crisi finanziaria del 2008.

L’amministrazione Biden è poi attesa a un cambio di passo nelle relazioni economiche internazionali con un allentamento delle guerre commerciali, in particolare con la Cina, e con la ripresa di quel multilateralismo che appare indispensabile per mantenere ordinati i mercati finanziari globali. Quella che è stata battezzata la Bidenomics può essere un fattore di nuovo slancio non solo per gli Stati Uniti, ma per l’economia globale anche per la centralità che dovrebbe venire riservata alle politiche di risparmio energetico e di risanamento ambientale.

Il secondo elemento potenzialmente positivo è la spinta che verrà in Europa dal piano Next Generation Eu, l’ambizioso progetto di interventi finanziari per sostenere gli investimenti per rendere più moderne e competitive le economie dei singoli paesi. Con effetti di traino per tutti. L’impulso che potrà venire dai 750 miliardi di euro in cinque anni potrà essere determinante per risanare le ferite dell’emergenza sanitaria.

E il terzo elemento è proprio la luce in fondo al tunnel che, grazie ai vaccini, potrà portare, nell’arco di quest’anno, a sconfiggere un virus che ha provocato innanzitutto innumerevoli drammi umani, ma anche la crisi economica più forte che il mondo moderno abbia mai affrontato.

Il 2021 può essere quindi un anno di notizie finalmente rassicuranti. Ma all’inizio avevo parlato di quattro elementi. Certo. Il quarto elemento positivo deriva dai primi tre: è la fiducia che ciascuno di noi può e deve ritrovare perché ognuno possa dare con responsabilità il suo apporto alla crescita della società anche sotto il profilo dell’equità e della giustizia sociale. Proprio perché l’economia globale è strettamente connessa con la nostra vita quotidiana. E viceversa: perché i grandi movimenti dell’economia dipendono anche dalle scelte libere, magari arbitrarie, ma vi è da augurarsi responsabili, di ciascuno di noi.

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