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CAVALLINO UMILIATO

ETTORE PAGANI - 18/12/2020

Indecorosa chiusura del campionato F1 per una Ferrari impietosamente doppiata.

Niente di nuovo al riguardo se non l’opportunità di ampliare la teoria dei difetti e dei disastri. Ad Abu Dhabi tredicesimo Leclerc e quattordicesimo Vettel.

Il problema non esiste quasi più, e per problema intendendo cosa mai e chi mai potrà essere valido nell’ambito della rossa dell’anno prossimo. Non esistono soluzioni individuali e individuate, sarà tutto da rivedere ed un bel match per i tifosi della Ferrari impegnati a scegliere un valido pilota un valido leader ai box.

Un gran problema insomma che tutti sono ansiosi di risolvere ma che praticamente nessuno ha il coraggio di fare nomi per portare a qualcosa di soddisfacente il cavallino.

Sicuro dovrebbe essere Carlos Sainz spagnolo di razza discendente da una nobile famiglia in fatto di qualità su quattro ruote. L’altro dovrebbe essere ancora Leclerc.

Sui due si può sperare ma allo stato attuale è un po’ eccessivo cambiare verbo e passare dalle speranze ai fatti.

Quindi allo stato attuale tutto è da vedere anche sotto il profilo tecnico che – a quel che pare e che soprattutto sembra utile – sarà lasciato a nuovi interpreti.

La speranza più consistente è quella di una buona possibilità di non ripetere l’anno prossimo quello che è successo quest’anno. Volendo essere ottimisti si potrebbe dire che “peggio di così” non si potrebbe andare per cui a fil di logica (a fil di logica e, ripetiamo, di speranza) può apparire all’orizzonte un buon margine di miglioramento.

Chi si accontenta gode, quindi, ma per il momento non si ha nulla di preciso sia in campo tecnico che in campo di conducenti (salvo i nomi indicati).

Sarà interessante cominciare “da subito” a vedere quello che la nuova Ferrari e i suoi nuovi rappresentati sapranno fare.