Ogni festa di nozze è l’occasione classica per darsi all’allegria. Con questa immagine nella Bibbia si presenta il tempo della salvezza. Gesù, presentandosi come lo Sposo, spiega la sua presenza in terra come il compimento delle promesse di Dio: se dunque questo è tempo di nozze, non ha senso che gli invitati facciano digiuno!
L’affermazione di Gesù è chiara, ma per i discepoli di Giovanni e per i farisei è anche scandalosa. Eppure Isaia aveva detto: “Come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo Architetto; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te” (62,5). Dunque Gesù si identifica con lo Sposo-Dio innamorato del suo popolo, evocato anche da Osea, Ezechiele…
Se i “giusti” digiunano, è perché ignorano l’amore gratuito di Dio, che mangia con i peccatori e i non meritevoli. Tutti intenti a ‘meritare’ l’amore di Dio con le loro opere, non si accorgono che l’amore meritato non è né gratuito né amore; se ne escludono proprio con il loro sforzo di conquistarlo.
Questo sedersi a tavola col maestro, da peccatori perdonati, non è un banchetto qualunque, ma un pranzo di nozze. Questa è la gioia inesprimibile che nessuno avrebbe mai osato sperare: in Gesù si celebrano le nozze di Dio con l’umanità. Lui si è unito a noi per unirci tutti a sé. Si è fatto come noi per farci come lui.
Sant’Ireneo ha affermato: “Dio si è fatto uomo, perché l’uomo diventasse Dio”. “Il principale motivo della venuta del Signore – è il pensiero del grande teologo Sant’Agostino – è quello di rivelare l’amore di Dio per noi e di inculcarcelo profondamente… Cristo è venuto soprattutto perché l’uomo sappia quanto è amato da Dio”.
Il rapporto coniugale allora diventa figura della nostra relazione tra uomo e Dio. Il suo amore è eterno. E noi siamo quelli che hanno “conosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi” (1 Gv 4,16). Se in passato si è digiunato in attesa dello Sposo, ora che si gode della sua presenza, si festeggia celebrando il pranzo di nozze. Verrà in futuro il tempo del digiuno, nei giorni in cui lo Sposo sarà tolto di mezzo, trattato con violenza e appeso alla croce.
L’amore nuziale è il più bel modo di esprimere la relazione d’amore nostra con Dio, così come, chiamandosi sposo, Dio ci ha dato la più bella presentazione di sé e di noi. Colui che liberamente ci ha creati, necessariamente ci ama di amore eterno e ci comanda: “Amami con tutto il cuore” (Deut 6,4), perché anch’io ti amo e non posso non amarti. L’amore vuole essere liberamente amato. La grandezza dell’uomo è amare Dio. E uno diventa ciò che ama: è legge di vita!
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