Non potevano essere molti a gradire l’attuale stagione autunnale, che sembra essere modesta e meschina rispetto al calendario.
Le cose, invece, alle Bettole stanno andando meglio del previsto. Quanto a partecipazione, presenza di tecnici (qualità di cavalli, fantini, proprietari e chi più ne più ne metta) lasciando da parte quello che non poteva essere considerato e cioè l’introito economico.
Comunque, quello che è giusto va ripetuto: si sono presentati cavalli di buon ordine, fantini di primo grado e proprietari degni della loro passione. Il tutto superando le aspettative.
All’ippofilo e in generale prescindendo dalle Bettole non può non toccare una certa soddisfazione che accantona la maggior parte dei rischi che nella situazione generale e precedente si erano accatastati a livello nazionale.
Basta un breve controllo del passato per tranquillamente dare atto di una competente benevolenza rispetto a quello che si diceva.
Per puntualizzare si può riprendere quello che si era scritto nei rischi da superare e che davano la sensazione di essere, invece, insuperabili per considerare in maniera positiva il proseguire delle cose.
Dunque, è il caso di lasciare, almeno parzialmente da parte, tutto quello che – si diceva – si era posto nella zona del disastro.
Quanto meno si è continuato e con sufficienza in una sola linea di massima rispetto a quella negatività che sembrava tale da non consentire la continuazione delle riunioni.
Non significa questo che le vicende non abbiano avuto conferma delle loro disgrazie quando se ne è parlato. Significa, invece, che soprattutto, in alcuni ippodromi (tra i quali il nostro) era lecito poter parlare di una pagella consistente.
Le lodi non vanno generalizzate, parliamo delle Bettole con piacere che se le sono meritate.
È diverso per altri ippodromi che non hanno potuto reggere al periodo negativo.
La cosa a noi – come Bettole – non riguarda.
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