Ho scritto al Sindaco e all’Assessore all’Urbanistica del Comune di Varese riguardo il progetto di riqualificazione della Via Del Cairo.
Sono certo del fatto che l’opera persegua finalità culturali anche in relazione alla Fondazione Marcello Morandini che è a Varese con ingresso proprio in via Del Cairo al confine con Via Staurenghi.
Ho delle riserve sul fatto che i soldi che fornirà la Regione Lombardia per la valorizzazione della città, debbano essere impiegati per la realizzazione di quest’opera. Ci sono, infatti, altri progetti importanti che possono essere finanziati per dare una rinnovata forza a Varese e che possono scatenare azioni emulative da parte dei privati.
Ho parlato a lungo, in passato, per esempio, del progetto per la sistemazione del Grande Albergo del Campo dei Fiori, della riattivazione del secondo tratto della funicolare verso lo stesso, e della realizzazione di un sistema di trasporto pubblico che possa partire dalla futura stazione unica della città.
Ciò che penso sia opportuno realizzare, è un progetto, di ampio respiro, che possa essere sicuramente attrattivo. È certo che, riprogettare modernamente la via con un nuovo arredo possa essere un intervento di prestigio che persegue la finalità di impreziosire la città.
Il progetto di via Del Cairo potrebbe avere una simile finalità e portare a un indubbio arricchimento sociale?
Si vuole attuare un’azione limitata come questa, ovvero pensarne una diversa come quella che ho detto sopra?
Occorre che il Comune di Varese abbia a decidere, non in base alla convenienza data da una proposta operativa, ma in base a una visione che sappia guardare al futuro a tutto tondo.
Resta il dubbio se quella futura possibile riqualificazione e pedonalizzazione della via Del Cairo, sopra da me menzionata, oggi quietamente domestica, ma con l’ingresso della Fondazione Morandini, possa dare nel futuro una spinta trionfalistica quale la città si potrebbe attendere e che meriterebbe.
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