Come non provare un po’ di pena per i bambini della scuola primaria …
Dopo l’interruzione, inaspettata e quasi brutale della scuola in febbraio, finalmente è giunto il momento del ritorno a scuola.
Un rientro difficile, caratterizzato da una serie di divieti.
Sembra impossibile oggi che “prima” si potessero compiere i gesti semplici della quotidianità quasi senza accorgersene.
E dire che in passato, e sembra un secolo fa, ai bambini erano vietate per consuetudine o per regolamento solo azioni come spintonarsi o picchiarsi, ritenute aggressive e quindi pericolose, anche se considerate dagli adulti espressioni dell’esuberanza tipica dell’età scolare, da contenere e reprimere a favore di comportamenti corretti e socialmente accettabili.
Oggi sono vietate molte, tante delle azioni da sempre considerate “normali”.
A noi anziani la maestra faceva riempire le pagine di dettati dalle rime scorrevoli, come quella di Palazzeschi: “Tre casettine dai tetti aguzzi, un verde praticello, un esiguo ruscello: Rio Bo, un vigile cipresso …”.
Più avanti nel tempo, alle generazioni successive, si è chiesto di trascrivere le filastrocche di Rodari o qualche brano tratto dai libri dell’innovatore Mario Lodi, maestro della campagna padana.
Oggi invece ci tocca imbatterci nella triste pagina sotto riportata, tratta dal quaderno di un bambino di scuola primaria.
In un’intera pagina troviamo elencate alcune delle norme di comportamento anti Covid, giuste e sacrosante, anzi necessarie, addirittura indispensabili per una permanenza, con il minor rischio possibile, nei locali degli edifici scolastici blindati dalla pandemia.
Ecco che cosa scrivono i piccoli scolari su una pagina del quaderno ad anelli, spoglia di disegni.
La sequenza delle regole, riportate in ordine sparso, evidenzia di essere il frutto di una discussione collettiva sui comportamenti sanitari richiesti nell’attuale fase.
NOI BAMBINI NON POSSIAMO scambiarci le cose abbracciarci darci la mano stare troppo vicini offrire la merenda giocare a palla andare vicino a un compagno per aiutarlo avere un compagno di banco urlare darci il cinque tenerci per mano andare in gita lavorare a coppie…E qui la maestra si deve essere interrotta, decidendo di rimandare ad una successiva lezione il completamento della pagina dei divieti. Perché le norme da seguire sono tante, e ce ne sono altre che devono essere consolidate: come quelle connesse all’uso dei servizi igienici, alla frequenza della mensa, agli ingressi e alle uscite dall’edificio scolastico.
In attesa di tempi più lievi.
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